Tomi Ungerer
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Tomi Ungerer (1931 – 2019), scrittore e illustratore francese.
Dall'intervista Tiffany e i tre briganti, Pressbook, Bim Distribuzione
- I bambini non hanno bisogno di libri per bambini, hanno bisogno di storie raccontate bene.
- Le mie radici sono in Alsazia, ma le mie foglie crescono in Irlanda
- Per me, i bambini devono sempre scoprire e imparare nuove parole. Non dico mai «questo è un albero», dico «è una quercia, o un faggio». È importante leggere ad alta voce ai bambini, anche quando leggiamo libri da grandi.
- Direi che più che ai critici devo successo e popolarità alle tante persone che comprano i miei libri. Ne vedono uno, lo leggono, lo trovano bello e ne comprano un altro, e così via. Sono tre generazioni, ormai, che funziona così.
- Quello che mi affascina di più è la zona grigia tra il bene e il male. In questa terra di nessuno, il male può imparare qualcosa dal bene, e il bene dal male. È più o meno quello che succede in I tre briganti. I briganti sono personaggi decisamente cattivi, spietati.
- Diciamo sempre ai bambini «No, no, questo è sbagliato, questo è giusto». Be', d'accordo, ma tra le due cose c'è anche un sano pragmatismo. Ogni persona fa molte cose sbagliate, e ognuno di noi è buono e cattivo insieme. Io credo che, per i bambini, sia un sollievo saperlo.
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