Torrey Peters
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Torrey Peters (1981 – vivente), scrittrice statunitense.
"Sono queer perché odio le regole"
Intervista di Enrico Franceschini, la Repubblica, 16 maggio 2023.
- [Alla domanda se i diritti Lgbtq abbiano fatto abbastanza progressi negli ultimi dieci anni] Almeno negli Usa sì, ma bisogna distinguere. In America i diritti dei gay sono ormai accettati dalla maggioranza dei conservatori. I diritti dei trans sono invece sotto attacco, come dimostrano le iniziative del governatore repubblicano della Florida Ron DeSantis. L'atteggiamento della gente, tuttavia, si è evoluto. Sei anni fa se parlavo di trans a una conferenza pubblica il pubblico diceva "interessante", ma era come se parlassi della vita dei leopardi. Adesso ascolta, parlo di cose che possono riguardare anche loro.
- Donna è una categoria su cui non tutti al mondo hanno le stesse opinioni. È donna chi può avere figli, dicono alcuni. E allora se una donna è sterile, non è donna? Mi identifico come transgender e uso le toilette femminili dal 2007, non provo più insicurezza al riguardo: la mia posizione è che bisognerebbe ignorare queste polemiche e continuare a fare ciò che ci rende felici.
- [Alla domanda su cosa significhi per lei essere queer] È una parola che contiene molte definizioni. Per me significa vivere al di fuori di norme prestabilite. Uno cresce ricevendo delle ideologie rigide su cosa sia l'amore e cosa la sessualità: essere queer per me vuol dire aprirsi a nuove possibilità. Essere trans è un modo di essere queer, ma non l'unico. Insomma, essere queer significa decolonizzare la mente dalle idee fisse su genere e sesso delle persone.
- Molti queer vivono in comunità, anzi in vere e proprie comuni, e possono essere situazioni incredibilmente felici. Io non ci riuscirei, non perché contraria per principio ma perché non è il modo in cui intendo il mio essere queer.
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