Umberto Fracchia
Umberto Fracchia (1889 – 1930), scrittore italiano.
Le stelle di cui il cielo ora è pieno, appunto perché splendono perennemente sono un indizio certo della nostra morte. Ma io che le contemplo mentre compaiono e scompaiono, a volta a volta fra le rade nuvole naviganti l'azzurro, in aggruppamenti inaspettati e nuovi, sento scendere sui miei occhi non so qual liquido filtro che mi rende oblioso così della morte come della vita. Distrattamente ascolto i rumori e le musiche del bosco, il canto dei rosignoli nell'ombra, il fruscìo dei giunchi (di seta), le voci umane giù per i campi e nell'isolata casa del mulinaio, e sento che queste cose non sono fatte per me. Troppo semplici, troppo serene. Se, vinto, con un lieve sforzo, molto lieve, mi decidessi ad uscire dalla mia solitudine per partecipare alla festa di questa chiara notte autunnale, sarei come un orfano il quale conducesse la propria inconsolabile tristezza, abiti, volto, silenzio, in una comitiva di gente allegra e felice.
Bibliografia
[modifica]- Umberto Fracchia, Il perduto amore, Casa editrice Vitagliano, 1921.
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