Una ragazza, un maggiordomo e una lady
Una ragazza, un maggiordomo e una lady
Titolo originale |
Candleshoe |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America, Regno Unito |
Anno | 1977 |
Genere | commedia |
Regia | Norman Tokar |
Soggetto | Michael Innes (romanzo) |
Sceneggiatura | Rosemary Anne Sisson, David Swift |
Produttore | Ron W. Miller |
Interpreti e personaggi | |
|
|
Doppiatori italiani | |
|
Una ragazza, un maggiordomo e una lady, film statunitense del 1977 con Jodie Foster, Helen Hayes e David Niven, regia di Norman Tokar.
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- [Nel bagno di una camera d'albergo]
Casey: Non si usa bussare? [vede per la prima volta Harry Bundage] Uh? E questo chi è? [Harry le mette le mani addosso per vedere da vicino i suoi lineamenti e la sua cicatrice]
Jenkins: La cicatrice è proprio come l'aveva descritta lei.
Harry Bundage: Sì. [a Casey] Dimmi, come te la sei fatta?
Casey: Eh! Rodolfo Valentino mi ha picchiata perché non volevo sposarlo.
Harry Bundage [le dà uno schiaffo]: Non fare l'impertinente con me. Allora, come ti sei fatta quella cicatrice?
Casey: Non me lo ricordo.
Harry Bundage [fa per schiaffeggiarla ancora, ma si trattiene]: Devi continuare a non ricordarlo, hai capito? Mettiti questo. [le porge un pacco] Eccellente lavoro, mi compiaccio, signor Jenkins.
Jenkins: Grazie, signore. Le occorre altro, signor Bundage?
Harry Bundage: No, no no.
Casey [aprendo il pacco]: Un vestito?!
Harry Bundage: Avanti, mettilo. [a Jenkins] Mi mandi il conto.
Jenkins: Signor Bundage, il nostro accordo era "pagamento alla consegna".
Harry Bundage: Giusto, è vero, è proprio così! Harry Bundage ha sempre onorato i suoi impegni. Le firmerò un assegno.
Casey [si guarda nello specchio col vestito]: Uhm... boh!
[La scena si sposta nella sala da pranzo dell'albergo]
Harry Bundage: Casey Brown, trovatella, mai avuto una famglia, di età presunta 14 anni, temperamento bellicoso, quattro volte spedita in riformatorio, una volta affidata a un istituto correzionale, mamma mia!
Casey: Sì, sì, ho capito: sa chi sono. E lei chi è?
Harry Bundage: Il mio nome è Harry Bundage. Mi occupo di finanza. Investimenti: faccio da mediatore tra le persone. In pratica sono un uomo d'affari.
Casey: Mmh! Sei un truffatore.
Harry Bundage: Eh?
Casey: Un truffatore. Un imbroglione: riesco a fiutarli lontano un miglio.
Harry Bundage: Sta' attenta al linguaggio che adoperi, sciocca ragazzina irrispettosa! [conciliante] Naturalmente hai ragione. [ride] Sono uno che sa riconoscere un'occasione quando gli capita. E tu, neanche a dirlo, sei la mia occasione, e io la tua.
Casey: Occasione per che cosa?
Harry Bundage: L'occasione per diventare la nobile Margaret, quarta marchesa di St. Edmund di Candleshoe. [le strizza l'occhio] - Priory: Ho rovistato in tutti gli armadi, milady. Vedrò di far spedire le altre cose, il grammofono e il resto al nuovo indirizzo.
Lady St. Edmund: Grazie, Priory. [contempla una foto incorniciata] Mio marito ed io il giorno del nostro matrimonio.
Priory: Una coppia eccezionale, Milady.
Lady St. Edmund: E questo è il mio carnet per il ballo che demmo in onore del principe di Galles a Candleshoe. Il principe volle ballare con me tutta la sera. Mio marito era furioso.
Priory: Sua signoria era un uomo straordinario.
Lady St. Edmund: Ricordo ancora Iron Valzer... Forse da qualche parte c'è. Dev'esserci ancora il disco, dove... Ecco qua. Ma guarda! La nostra vita qui è stata felice, non è vero?
Priory: Pensavo che sarebbe stata sempre così, ma purtroppo è finita.
Lady St. Edmund: No. Presto, forse, ma non fin quando io sarò qui. Per favore, vorrei sentire questo disco, Priory. E voi e io balleremo il valzer.
Priory: Oh no, milady, assolutamente no.
Lady St. Edmund: Insisto.
Priory: Milady, non sarebbe decoroso.
Lady St. Edmund: Sarebbe più decoroso se ballassi il valzer con il colonnello Dennis? Sono sicuro che danzi meglio di quanto cavalchi. È stata una meravigliosa interpretazione.
Priory: E lei sapeva...?
Lady St. Edmund: Abbiamo giocato per anni, voi e io, e vi ringrazio per questo.
Priory: Milady, sono terribilmente imbarazzato.
Lady St. Edmund: Non dovete esserlo. Vi sono grata per il vostro splendido talento, e per la vostra compassione. E ora vi prego, mettete il disco. [Priory mette il disco sul grammofono e iniziano a ballare] - [Cercano di fermare il treno che trasporta gli arredi confiscati]
Priory: Fuori tutti!
Lady St. Edmund: Priory! Avete parcheggiato la mia macchina sulle rotaie!
Priory: Sì, milady.
Peter: Ma se il treno non ferma in tempo...
Priory: Certo che fermerà in tempo, queste locomotive hanno ottimi freni! Muovetevi, presto! [a Lady St. Edmund] Milady!
Lady St. Edmund: Io rimango qui, grazie.
Priory: Ma milady!
Lady St. Edmund: Avete detto che fermerà in tempo.
Priory: Sì, ma..
Lady St. Edmund: Avete detto che hanno degli ottimi freni.
Priory: Milady, devo insistere.
Lady St. Edmund: Io non lascerò mai questa macchina. [il treno fischia] Ma assicuratevi che il treno fermi in tempo.
Priory: Molto bene, milady. [si mette davanti all'automobile e viene sfiorato dalla locomotiva quando il treno si arresta]
Lady St. Edmund: Grazie, Priory.
[Nella stazione ferroviaria vicina a Candleshoe]
Casey: Gli addii non mi sono mai piaciuti.
Lady St. Edmund: Me ne sono accorta. Dove stai andando?
Casey: Non lo so. Forse a Los Angeles. Senta... Candleshoe non è la mia casa. Ho fatto finta che lo fosse, ma non lo è, d'accordo?
Lady St. Edmund: Non c'è abbastanza movimento qui per te?
Casey: Vuole scherzare?!
Lady St. Edmund: Sono le persone che vivono a Candleshoe che non ti piacciono? Priory? I ragazzi?
Casey: No, loro sono in gamba.
Lady St. Edmund: Si tratta di me?
Casey: E va bene, sì. Ha indovinato, è lei. Io sono venuta qui per imbrogliarla, per giocarle un tiro. Voglio dire, non la conoscevo, non era nessuno. Ma ora...
Lady St. Edmund: Ma ora?
Casey: Ora... è diverso.
Lady St. Edmund: Grazie. Vedi, mi sono affezionata a te. Non importa che tu abbia mentito per entrare a Candleshoe, ma rimarrei profondamente ferita se tu mi mentissi ora. Vuoi davvero ritornare a Los Angeles?
Casey [lacrime scendono dai suoi occhi]: Non ho mai pianto in vita mia.
Lady St. Edmund: Allora ritengo che sia il momento che tu lo faccia. Andiamo a casa, ci aspettano.
Casey: Supponga che la sua vera nipote ricompaia all'improvviso...
Lady St. Edmund: Forse l'ha fatto.[escono dalla stazione e tornano a Candleshoe]
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Una ragazza, un maggiordomo e una lady