Utente:Delfort/Sandbox
Aspetto
Palio di Siena
[modifica]- Da grande venni a vedere questo Palio di Siena, si diceva che ci girassero parecchi fogli da mille. Io guardando la corsa dissi tra me - Questi son matti! -. L'anno dopo correvo. (w:Giorgio Terni detto Vittorino, da I trenta assassini, pag. 88)
- L'attaccamento alla Contrada non ha nulla a che fare con le idee, col partito politico, con gli interessi. Dipende in modo esclusivo dal luogo di nascita, dall'atavicità, da tutto quello insomma che è prenatale; non è pensiero, ma passione contratta con il semplice venire al mondo. L'uomo di Siena sente più profondo di tutto, di fronte alla propria Contrada, quello che fu chiamato «il demone di appartenenza».(Guido Piovene)
- Nei giorni della corsa tutto è sospeso, l'appetito come l'amore e l'amministrazione pubblica. [...] La sera [dopo il Palio], vi sono due Siene. Luce, vino e tripudio nella contrada vincitrice e nelle alleate. Ma se si sbircia nella contrada nemica, si crede d'essere in una città abbandonata; le finestre e gli usci sprangati, buio, silenzio e lutto. (Guido Piovene)
- [...] un orgasmo da un minuto e mezzo che dura ed è preparato da una vita. Un sentir troppo caldo sotto le coperte. (w:Emanuela Audisio, La Repubblica, 17 agosto 1985)