Valdo di Lione

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Worms, Pietro Valdo raffigurato nella base del monumento a Lutero

Valdo di Lione, noto anche come Pietro Valdo o Valdesio (1140 – 1206 circa), mercante francese che ispirò lo sviluppo della Chiesa evangelica valdese.

Citazioni su Valdo di Lione[modifica]

  • Era un uomo casto, semplice e devoto e completamente analfabeta, ma conosceva bene le Sacre Scritture. Predicava che solo tornando alle fonti evangeliche la Chiesa poteva salvarsi e ritrovare la sua missione. Invitò i preti a spogliarsi di tutte le loro ricchezze e a distribuirle ai più bisognosi. Egli stesso ne diede l'esempio sbarazzandosi di quelle proprie. (Indro Montanelli e Roberto Gervaso)
  • In Valdo c'era la stoffa di un San Francesco, di cui fu un precursore. I Poverelli di Assisi somiglieranno molto a quelli di Lione[1]. Solo per caso Valdo non diventò un San Francesco, come solo per caso San Francesco non diventò un Valdo. Gli scopi che i due riformatori si proponevano erano identici. E identici furono alcuni dei mezzi impiegati per raggiungerli. (Indro Montanelli e Roberto Gervaso)
  • Ormai ricco, s'era accasato. Avea moglie e due figliolette. Una diceria, messa fuori da un canonico dopo che l'ebbe in sentore d'eresia, vuole che le sue ricchezze fossero malamente accumulate. E può darsi, a meno che il canonico fosse mosso a parlare così per la nota ragione, che il maggior sospetto nutre chi ha maggiore il vizio; perché l'arte di accumulare le ricchezze, il clero l'avea imparata, né accennava a metterla da parte. Valdo sì invece. (Emilio Comba)

Note[modifica]

  1. Poveri di Lione furono chiamati i seguaci di Valdo.

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