Viaggio allucinante
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Viaggio allucinante
Titolo originale |
Fantastic Voyage |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1966 |
Genere | fantascienza |
Regia | Richard Fleischer |
Soggetto | dal racconto di Otto Klement e Jerome Bixby |
Sceneggiatura |
Harry Kleiner (adattamento: David Duncan) |
Produttore | Saul David |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Viaggio allucinante, film statunitense del 1966, regia di Richard Fleischer.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Non c'è posto per donne in una missione del genere! (Colonnello Donald Reid)
- Io trovo che è affascinante. Potremo vedere cose che nessuno ha mai visto. Non sarà come vederle al microscopio. (Cora)
- I filosofi del medioevo avevano ragione: l'uomo è davvero il centro dell'universo ed è librato per l'eternità fra l'infinito e l'infinitesimale e né l'uno né l'altro hanno limiti. (Peter Duval)
- [Rivolto a Carter che ha appena evitato di uccidere una formica attirata dallo zucchero sul tavolo] Diventerà un indù. Rispettano qualunque forma di vita, anche la più piccola. (Colonnello Donald Reid)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Grant: L'assistente è a posto? A parte il fisico intendo.
Generale Carter: Nessun dubbio sulla sua lealtà.
- Grant: Non per essere indiscreto, ma questo CMDF per me potrebbe anche significare Consorzio Motorizzazione Donne Facili.
Generale Carter: Centro Miniaturizzazione delle Forze.
Grant: Come-come?
Generale Carter: Possiamo ridurre tutto alle dimensioni che vogliamo. Persone, navi, armi, aerei...
Grant: Io ne ho sentite di tutti i colori, ma come questa...!
Generale Carter: Possiamo rimpicciolire un esercito al completo e metterlo in una fiala. Da questo la sigla Centro Miniaturizzazione delle Forze.
Grant: Se quelli [I sovietici] si impadroniscono di una cosa del genere...
Generale Carter: Ci sono riusciti. Ma hanno lo stesso nostro problema. Una limitazione: la miniaturizzazione persiste solo per sessanta minuti dopodiché tutto torna gradatamente alle dimensioni originali.
Grant: Benes aveva già risolto il problema?
Generale Carter: Appunto. E voleva dare a noi la soluzione perciò lo uccideranno.
Grant: E forse ci riproveranno. Ora capisco perché volete che assita all'operazione.
Generale Carter: E che faccia il viaggio con loro.
Grant: Viaggio? Per dove?
Generale Carter: Non c'è altro modo per raggiungere l'ematoma nel cervello di Benes. Metteremo un piccolo equipaggio e una squadra chirurgica su un sommergibile e poi ridurremo il tutto. E lo inietteremo in un'arteria.
Grant: E io andrei con loro.
Generale Carter: Come membro dell'equipaggio.
Grant: Un momento, voi non potete ridurmi!
Generale Carter: Non abbiamo difficoltà di sorta.
Grant: Ma io non voglio essere miniaturizzato!
Generale Carter: Oh, è solo per un'ora.
Grant: Neanche per un minuto!
- [Dopo una lunga spiegazione della procedura]
Generale Carter: Nessun'altra domanda? Nessuno?
Grant: Una sola, generale.
Generale Carter: Sentiamo.
Grant: Dove trovo un tassì per andarmene?
- Grant: Chissà come sarà brava in casa. Sa cucinare?
Cora: Abbiamo ossigeno a colazione.
- Grant: Io pensavo che fosse tutto rosso.
Dr. Duval: Sì, ma solo ad occhio nudo. Questi globuli che portano ossigeno danno il colore al flusso. Il resto del plasma è molto simile all'acqua di mare. Un oceano di vita.
- [Il sottomarino si sta avvicinando al cuore e i battiti si avvertono sempre più forti]
Cora: Sentite! Il cuore.
Dr. Michaels: Sì, rallentato parecchio.
Grant: Sembra artiglieria pesante!
Dr. Michaels: Sì, fa un bello sbarramento: oltre quaranta milioni di colpi l'anno.
Peter Duval: Ed ogni battito separa l'uomo dall'eternità.
- Cora: Professore, sembra un sogno! Siamo i primi ad osservarlo direttamente!
Dr. Duval: Il processo vitale!
Grant: Vi dispiace illuminarmi sulle bellezze del luogo?
Dr. Michaels: Oh, si tratta di un semplicissimo scambio, signor Grant. Globuli che cedono diossido di carbonio in cambio di ossigeno che arriva dall'altra parte.
Grant: Insomma, fanno il pieno.
Cora: Ossigenazione.
Dr. Duval: Sapevamo che esisteva pur non avendola mai vista. Come la struttura dell'atomo. Uno dei miracoli dell'universo: il meccanismo del ciclo di un respiro.
Dr. Michaels: Oh, non lo chiamerei miracolo. È solo uno scambio di gas. Il prodotto finito di cinquecento milioni di anni di evoluzione.
Dr. Duval: Non penserà che tutto questo sia accidentale? Non crede che sia il frutto di un'intelligenza creativa?
- [Il sottomarino entra nel cervello]
Dr. Duval: Eppure tutti i soli che illuminan le vie dell'universo sbiadiscono dinanzi al balenare di un singolo pensiero...
Grant: ...che innalzi a gloria rifulgente l'immane mente umana.
Dr. Michaels: Molto poetico, signori. Ditemi quanto incontriamo l'anima.
Dr. Duval: L'anima? Alla mente non è dato di comprendere l'infinito. L'anima che viene da Dio è infinita.
Dr. Michaels: Sì, ma non il tempo che abbiamo.
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