Virginia Reiter
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Virginia Reiter, propriamente Virginia Reiterer (1862 – 1937), attrice italiana.
Citazioni su Virginia Reiter
[modifica]- Che portento di femminilità! Quella florida sua bellezza, fresca e poderosa, quella sua voce calda, quel suo occhio nero dallo sguardo pieno, invadente, avvolgente, quella sua magnifica capellatura disordinata, quel suo colorito d'avorio, quella sua voce maliarda, quella sua persona morbida e flessuosa, portavano sulla scena qualche cosa d'irruente che sorprendeva, turbava, seduceva gli spettatori. (Mario Borsa)
- Di lei si sarebbe potuto dire quello che Marziale disse della più grande attrice di Roma: Urbis deliciæ, salesque Nili,(Mario Borsa)
Ars et gratia, risus et voluptas.
- I tempi sono mutati, ma Virginia Reiter è rimasta quella che era: una grande prima attrice. Niente di meno e... niente di più. (Marco Praga)
- La scrupolosità di Virginia Reiter – sul palcoscenico italiano – è pressoché eccezionale. La vita randagia, le fatiche enormi, la molteplicità vertiginosa delle interpretazioni non le impediscono di dare al teatro tutta la sua coscienza. Quando ella comparisce alla ribalta, si potrà discutere la sua recitazione, ma si è sicuri che ella ha già ricostruito il personaggio che incarna, fissandolo nella sua mente, nella sua persona, per un processo paziente del suo ingegno, del suo acume, della sua investigazione, dei suoi nervi e della sua scienza scenica. Alla ribalta, ella sa quello che sente, sa quello che fa, sa quello che vuole. (Roberto Bracco)
- Non credo che la Reiter sia stata risospinta sulla scena da una invincibile passione dell'arte, da una nostalgia, o dalla bramosìa di aggiungere nuove fronde alle corone che durante vent'anni ella aveva raccolte. No. In tali casi ella avrebbe tentato di attorniarsi di men mediocri compagni e, se ciò non era possibile, si sarebbe aggregata ad una tra le Compagnie migliori per interpretare qualche opera d'arte invece di venirci a ripetere le Magde, le Odette, le Fernande e le Madames Sans-Géne. (Marco Praga)
- Virginia Reiter possiede per sé bellezza incomparabile di persona: i neri occhi fulgenti hanno bagliori di fuoco e poesia di sogno; il sorriso radioso ha serenità di aurora e dà al volto di lei un'intonazione di letizia affascinatrice; le abbondanti chiome di un nero corvino raccolte in su la nuca in una vaga acconciatura hanno morbidezze inusitate sì che nasce il prurito di tuffare le mani in quell'onda di capelli; il petto, superbamente modellato con prodigiosa floridezza esuberante, ha bianchezze lattee solo vinte dal candore di cigno del collo fidiaco; indi il corpo si snoda e si profila ricco di ben altre meraviglie, dando al mortale che la osserva con occhio affascinato la convinzione di trovarsi rapito nella contemplazione dell'opera di un artefice sovrumano in cui per virtù di incanto scorra impetuoso un fremito di vita vulcanica ed il labbro mormora: patuit Dea! (Luigi Cesare Bollea)
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