Vito Bruschini

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Vito Bruschini (1943 — vivente), giornalista e regista italiano.

Incipit di alcune opere[modifica]

The Father. Il Padrino dei Padrini[modifica]

La maledetta notte del massacro di Borgo Guarine, così gli abitanti della vallata di Salemi avrebbero ricordato quella notte di fine luglio.
Non c'era la luna a illuminare le vastità dei campi del latifondo siciliano, ma il cielo, nero come la pece, era seminato da miliardi di puntini luminosi e allo zenit scorreva il fiume della Via Lattea che sembrava si potesse toccare soltanto allungando una mano. Quel chiarore era sufficiente a far scorgere i contorni delle montagne all'orizzonte. Il calore del giorno aveva lasciato spazio alla brezza leggera che spirava dal mare e la magia di quel paesaggio, così aspro e severo di giorno, era addolcita dal profumo delle zagare e dei limoneti.

Vallanzasca[modifica]

Le celle di San Vittore nella primavera del 1980 erano affollate dal gotha della malavita milanese e del terrorismo italiano. C'era buona parte della banda di Renatino, in attesa del processo per il rapimento di Alessia Terracina: Antonio Caporale, detto Napo, Roberto Sorbello, conosciuto come Mazzinga, Tonino Rossi, Osvaldo Monopoli, il Muto, Molotov, Tonino Merlo. Nel reparto di massima sicurezza si poteva incontrare il terrorista nero Pierluigi Dalmasso e il brigatista Corrado Alunni. Convivevano con i nappisti Emanuele Attimonelli e Alfio Zanetti. Prima linea era rappresentata da Antonio Marocco, Paolo Klun, Fausto Bocedi e Daniele Bonato. Insomma i maggiori rappresentanti di una generazione, che aveva saputo partorire soltanto morte, disperazione e infelicità, erano tutti lì.

Bibliografia[modifica]

  • Vito Bruschini, The Father. Il Padrino dei Padrini, Newton Compton, 2009, ISBN 9788854115682
  • Vito Bruschini, Vallanzasca. Il romanzo non autorizzato del nemico pubblico numero uno, Newton Compton, 2011. ISBN 9788854122277

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