Vittoria (usurpatrice)

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Vittoria in un immaginario ritratto di Guillaume Rouille (1553)

Vittoria, citata anche come Vitruvia o Vittorina (fl. III secolo), usurpatrice contro l'imperatore romano Aureliano nell'impero delle Gallie.

Citazioni su Vittoria[modifica]

Jacques Roergas de Serviez[modifica]

  • Aveva egli [Vittorino][1] per madre la famosa Vittoria, o sia Vittorina, principessa di animo eccelso e di vasta ambizione dotata. Alcuni credono che fosse sorella di Postumio; egli è però certo, ch'ella non cedeva nel merito in conto veruno a Zenobia. Tra le altre cose sapeva con tant'arte insinuarsi nel cuor de' soldati, che delle loro volontà disponeva assolutamente.
  • Fu ammirata come l'onore del proprio sesso nell'Occidente, nel tempo medesimo che Zenobia si rendeva così celebre nell'Oriente: e fu veduto lo imperio sì ben governato da due donne.
  • Il maggiore tiranno, di cui avesse Gallieno[2] a temere, fu quella principessa[3]. Con le sue idee piene di grandezza e di coraggio; con le imprese eseguite con fermezza, e per lo più con fortuna; con i consigli suggeriti dalla prudenza; con l'animo sempre superiore ad ogni accidente, e con la mente di ripieghi feconda, si fece riputare il più pericoloso di tutti gl'inimici dello imperio. Fece darsi il titolo di Augusta, e di madre degli eserciti, e ne sostenne con molta gloria la dignità sino alla morte.

Note[modifica]

  1. Marco Piavonio Vittorino (...-270/271), imperatore dell'Impero delle Gallie, nome dato alle province dell'Europa settentrionale secessioniste dall'Impero romano.
  2. Publio Licinio Egnazio Gallieno (218-268), imperatore romano dal 253 alla sua morte.
  3. Vittoria è inclusa nella lista dei Trenta Tiranni della Historia Augusta.

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