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Wangari Maathai

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Wangari Maathai nel 2001
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la pace (2004)

Wangari Muta Maathai (1940 – 2011), ambientalista e attivista keniota.

Citazioni di Wangari Maathai

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  • Lo dobbiamo a noi stessi e alle future generazioni, dobbiamo preservare l'ambiente in modo da poter lasciare in eredità ai nostri figli un mondo sostenibile a beneficio di tutti.[1]
  • Sono le piccole azioni che fanno i cittadini. È questo che farà la differenza. La mia piccola azione è piantare alberi.[2]
  • Chiunque può scavare una buca e piantare un albero. Ma assicurati che sopravviva. Devi nutrirlo, devi annaffiarlo, devi tenerlo fino a quando non si radica in modo che possa prendersi cura di se stesso.[3]
  • Credo che essere orientati a dare fiducia agli altri e a coltivare un atteggiamento positivo verso la vita e gli esseri umani sia assolutamente salutare, non solo per la propria serenità, ma anche per promuovere un cambiamento nella società.[4]
  • L'albero può essere un amico, l'albero è il simbolo di speranza, di auto-miglioramento e di ciò che le persone possono fare da sole.[4]
  • Mi hanno sepolto, ma quello che non sanno è che io sono un seme.[5]

Discorso di Wangari Maathai all'assegnazione del Premio Nobel per la Pace nel 2004, it.gariwo.net, 11 febbraio 2019.

  • Anche se questo premio viene assegnato a me, esso riconosce il lavoro di innumerevoli individui e gruppi in tutto il mondo che lavorano silenziosamente e spesso senza alcun riconoscimento per proteggere l'ambiente, promuovere la democrazia, difendere i diritti umani e garantire la parità fra donne e uomini. Ciò facendo, piantano semi di pace.
  • Come prima donna africana a ricevere questo premio, lo accetto a nome del popolo del Kenya e dell'Africa, e naturalmente del mondo. Penso innanzitutto alle donne e alle bambine, e spero che questo premio farà sentire le loro voci e creerà più spazio di potere per loro. So che questi onori inoltre conferiscono un profondo senso di orgoglio ai nostri uomini, sia vecchi che giovani. Come madre, apprezzo la fonte di ispirazione che questo rappresenta per la gioventù e invito tutti i ragazzi a perseguire i propri sogni.
  • Con il passare del tempo, l'albero è diventato anche un simbolo di pace e democratica risoluzione dei conflitti, specialmente durante gli scontri etnici in Kenya, quando il Green Belt Movement ha utilizzato gli alberi della pace per riconciliare fra loro le comunità in lotta. Durante la riscrittura ancora in corso della Costituzione del Kenya, simili alberi della pace sono stati piantati in molte zone del Paese per promuovere una cultura di pace. Usare gli alberi come simboli di pace significa essere fedeli a una diffusa tradizione africana.
  • Eccellenze, signore e signori, concludendo rifletto sulla mia esperienza dell'infanzia quando mi recavo presso un torrente vicino a casa nostra per attingere acqua per mia madre. Bevevo l'acqua direttamente dal fiume. Giocando in mezzo alle radici della maranta cercavo invano di raccogliere i nidi di uova di rana, pensando che fossero perline. Ma ogni volta che infilavo le mie piccole dita sotto di essi, si rompevano. Più avanti ho visto migliaia di girini: neri, pieni di energia e rotanti nell'acqua limpida sullo sfondo della terra scura. Questo è il mondo che ho ereditato dai miei genitori. Oggi, 50 anni più tardi, il fiumiciattolo si è prosciugato, le donne camminano per lunghe distanze per l'acqua, che non è sempre pulita, e i bambini non sapranno mai che cos'hanno perso. La sfida è di ripristinare la casa dei girini e riportare ai nostri figli un mondo di bellezza e meraviglia.
  • Nel 1977, quando abbiamo avviato il Green Belt Movement, io stavo in parte rispondendo a esigenze individuate dalle donne delle aree rurali, in particolare la mancanza di legna da ardere, di acqua potabile pulita, di diete bilanciate, alloggi e redditi. In tutta l’Africa, le donne sono le prime persone a prendersi cura della casa e della famiglia, e a loro spettano significative responsabilità per coltivare la terra e nutrire le loro famiglie. Di conseguenza, esse sono spesso le prime a rendersi conto dei danni ambientali arrecati dalla crescente scarsità delle risorse e dalla loro insufficienza a sfamare le famiglie.
  • Nel corso della storia, arriva un tempo in cui l'umanità è chiamata a passare a un nuovo livello di consapevolezza, per raggiungere un terreno morale più alto. Un tempo in cui dobbiamo superare la paura e darci speranza l’un l’altro. Questo tempo è adesso.

Note

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  1. Citato in Wangari Maathai, greenupdate.it.
  2. Citato in Wangari Maathai, l'amore per gli alberi a difesa della terra, objectsmag.it.
  3. Citato in Federica Meta, Una transizione ecologica “giusta”, ecco il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021, thegoodintown.it, 27 settembre 2021.
  4. a b Citato in Wangari Maathai, liceoreginamargherita.edu.it.
  5. Talvolta erroneamente attribuita ad Alda Merini; citato in Citazioni letterarie... sbagliate, raicultura.it

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