Pantalica

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La necropoli di Pantalica

Citazioni su Pantalica.

  • Arrivammo a Pantalica, l'antichissima Hybla, ci arrampicammo su per sentieri di capre, entrammo nelle tombe della necropoli, nelle grotte-abitazioni, nei santuari scavati nelle ripide pareti della roccia a picco sulle acque dell'Anapo. Il vecchio parlava sempre, mi raccontava la sua vita, la fanciullezza e la giovinezza passate in quel luogo. Mi diceva di erbe e di animali, dei serpenti dell'Anapo, e di un enorme serpente, la biddina, fantastico drago, che pochi hanno visto, che fàscina e ingoia uomini, asini, pecore, capre. Fermo sulla soglia, sotto l'arco d'una grotta, tra la luce e l'ombra, lo guardavo questo vecchio sopravvissuto, la faccia nera e rugosa, le grosse mani terrose, e mi sembrava che, dopo millenni, uscisse in quel momento dal fondo buio della grotta, estraneo, remoto, metafisico. (Vincenzo Consolo)
  • Pantalica è stata visitata per quattro secoli di seguito da antiquari, pittori, touristi, storici, filologi, etc. a titolo di curiosità, ma non di ricerca scientifica; e se le descrizioni che ne vennero date sono vivide ed esatte, non hanno valore scientifico di sorta i giudizi che le accompagnano; ma oltre che da dotti e curiosi Pantalica fu disgraziatamente, e troppo spesso, visitata e frugata da cercatori di fantastici tesori e da violatori di sepolcri, che soprattutto nell'ultimo mezzo secolo, a sentire persone attendibili di Sortino, ne trassero ragguardevoli materiali soprattutto di vasellami, barbaramente distrutti per la patita disillusione di non trovarli colmi d'oro, o dispersi nelle case; per fortuna alcuni pezzi considerevoli vennero salvati nel Museo di Siracusa, ma il più andò perduto. (Paolo Orsi)
  • Pantalica, fortissima per sito, ricca di acque salubri che scorrono nei suoi valloni, circondata, siccome allora doveva essere, di fitte selve e di pascoli aprichi, attraeva ed alimentava una numerosa popolazione dedita al pascolo, alla caccia, all'agricoltura; l'altipiano che da essa prende il nome fu, non v'è dubbio, coperto da centinaia di umili capanne di paglia e frasche , distribuite in gruppi pittoreschi, quartieri di quella preistorica città. (Paolo Orsi)
  • Poi siamo andati a Pantalica, uno dei posti più belli del mondo. È la Sicilia di 600 anni prima di Cristo, quando gli abitanti - che non si sa chi fossero - crearono una città come New York con tutti gli appartamenti nelle mura immense di questa cava. Bisogna camminare, salire e arrampicarsi sulle pietre. Se non si va su e giù per le caverne non si capisce cos’è Pantalica. (Simonetta Agnello Hornby)

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