Quanto

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Citazioni sul quanto.

  • Bene o male bisogna risolversi a riconoscere una certa reale esistenza a questi quanti di luce. (Max Planck)
  • Nella storia della scienza pochi eventi hanno avuto, nel breve giro di una generazione, conseguenze così straordinarie quanto quelle della scoperta di Plank del quanto d'azione. (Niels Bohr)
  • Non ci sono onde in questo gioco [l'interpretazione del comportamento delle particelle]. L'equazione cui il gioco obbedisce è un'equazione d'onda, ma non ci sono onde da nessuna parte. (Questo è uno dei paradossi della meccanica quantistica.) E non ci sono neanche particelle. Esistono invece i quanti, la terza alternativa. (David Finkelstein)
  • Se volete visionare un quanto come un puntino allora siete in trappola. Lo state plasmando con la logica classica. Il punto è che non esiste alcuna rappresentazione classica di esso. Dobbiamo imparare a vivere con l'esperienza.
    Domanda: come si comunica l'esperienza?
    Risposta: non si comunica. Si mettono gli altri nella condizione di farla raccontando loro come creare dei quanti e come misurarli. (David Finkelstein)
  • – Un quanto, cioè la particella minima di cui è composta la materia, è troppo piccolo per poter essere osservato nella sua condizione naturale. [...] Per un essere umano osservare un oggetto significa illuminarlo in modo da poter vedere come riflette la luce. L'ordine di grandezza di un quanto, però, è il medesimo del fotone di cui la luce è composta, di conseguenza il solo atto di illuminare interferisce con la particella in osservazione. [...] Sul piano teorico, se si vuole localizzare la posizione di una determinata particella, finché non si è compiuta l'osservazione, è possibile che essa si trovi ovunque. [...] Occorre aggiungere che tutta la materia che forma il nostro mondo, inclusi tu e io, è interamente composta da aggregati di queste minuscole particelle quantiche.
    – Aspetta un momento. Hai appena detto che è impossibile determinare la posizione di un quanto. Ma io sono qui con te, e anche questo tavolo, e anche il computer. Siamo tutti qui, è evidente, non ti pare?
    – È questa la grande difficoltà che si incontra nel cercare di spiegare la meccanica quantistica. A livello macroscopico della vita quotidiana, l'esistenza è qualcosa di molto preciso e determinato, ma a livello microscopico dei quanti essa diventa subito ambigua. [...] Il mondo intero è costituito da particelle quantiche instabili. Se è così, si può ipotizzare che esso, in ogni istante, si biforchi continuamente in altri mondi infiniti, secondo infinite possibilità e combinazioni. (Noein)

Albert Einstein[modifica]

  • [Nel 1905] Se ogni quanto di energia della luce di eccitazione cede agli elettroni la propria energia indipendentemente da tutti gli altri, allora la distribuzione delle velocità degli elettroni, e cioè la qualità della radiazione catodica generata, sarà indipendente dall'intensità della luce di eccitazione; d'altra parte il numero degli elettroni che abbandonano il corpo sarà, a parità delle altre condizioni, proporzionale all'intensità della luce incidente. (Un punto di vista euristico relativo alla generazione e alla trasformazione della luce)
  • [Nel 1912] Più la teoria dei quanti ha successo, più sembra una sciocchezza.
  • [Nel 1914] Con questa ipotesi dei quanti, egli [Max Planck] ha capovolto la meccanica classica, nel caso in cui masse sufficientemente piccole si spostano con velocità che toccano valori assai piccoli e accelerazioni sufficientemente grandi. Di modo che oggi non possiamo più considerare valide le leggi del movimento di Galileo e di Newton se non come leggi-limite.
  • [Nel 1924] Più diamo la caccia ai quanti, più si nascondono.

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