Émilie du Châtelet
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Gabrielle Émilie Le Tonnelier de Breteuil, marchesa du Châtelet (1706 – 1749), matematica, fisica e scrittrice francese.
Citazioni di Émilie du Châtelet
[modifica]- L'uomo giovine, ardente d'una immaginazione impetuosa, è raramente capace di far tacere i suoi desideri; per lui, le lezioni della morale sono ordinariamente inutili. Se non può rivolgersi alle cortigiane, egli pervertirà le vostre mogli, le vostre figliuole e le vostre serve; le più innocenti, le più virtuose saranno quelle cui egli investirà d'assedio in preferenza e contro le quali porrà in opera tutt'i mezzi immaginabili di seduzione; metterà il disordine nelle case, farà la sventura di un gran numero di padri e di figliuoli, e però quella della società intera... Se la giovine sedotta dal libertino è senza educazione e se appartiene alle classi inferiori della società, non avrà probabilmente a gittarsi che nelle braccia della prostituzione. Così, allontanando quell'uomo dalle prostitute, si moltiplica il numero di queste disgraziate; si precipitano nel più orribile baratro delle creature, che forse sarebbero rimaste innocenti, e, sotto il pretesto di favorire la morale, le si arrecano, senza saperlo, le più gravi offese.[1]
- La fisica è un edificio immenso che oltrepassa le forze di un unico uomo.[2]
Discorso sulla felicità
[modifica]- Esiste, forse, un sentimento più illusorio dell'amore?
- La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
- L'uomo più felice è colui che non vuole cambiare il proprio stato.
- Ogni età ha la felicità che le è propria.
- Per conservare a lungo l'amore del proprio amante è indispensabile che la speranza e il timore siano sempre presenti.
- Si conosce di più l'amore attraverso l'infelicità che procura che per la felicità, spesso misteriosa, che diffonde nella vita degli uomini.
- Si è felici soltanto quando i piaceri e le passioni sono soddisfatti.
- Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.
Note
[modifica]- ↑ Citato in Francesco Mastriani, I vermi, a cura di Luca Torre, Luca Torre, Napoli, 1994.
- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della fisica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2021, p. 54. ISBN 9788858029589
Bibliografia
[modifica]- Gabrielle Émilie Châtelet, Discorso sulla felicità, a cura di M. C. Leuzzi, Sellerio di Giorgianni, Palermo, 1992.
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