Giovanni Pontano

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Busto in bronzo di Giovanni (Adriano Fiorentino, 1490 ca., Museo di sant'Agostino, Genova)

Giovanni Pontano (1429 – 1503), poeta italiano.

Citazioni di Giovanni Pontano[modifica]

  • Dunque Sesto sempre ti desidera Lucrezia? | O destino terribile! questi è il padre![1]
Ergo te semper cupiet, Lucretia, Sextus? | O fatum numinis! hic pater est!
  • Volli visitar Genova, ma appena che l'osservai, o buoni dei, vidi la famosa bestia dalle molte teste. Lo stesso anno non è così vario e mutevole, come la natura dei genovesi.[2]

Incipit di Galatea[modifica]

Mentre scherzosa Galatea nel dolce
Flutto le nude braccia agile muove
E il fianco volge e ondeggiano su l'acque
Nude le mamme,

Polifemo, dal vasto antro levato
Celere, lascia le caprette sole:
Corre al lito in un punto, e già nell'alte
Onde si lancia.

Note[modifica]

  1. Citato in Geneviève Chastenet, Lucrezia Borgia: La perfida innocente, Mondadori collana Oscar storia, Milano, 1996, p. 158.
  2. Da Antonius, traduzione di Vincenzo Grillo, Gino Carabba Editore, Lanciano, 1939, p. 97

Bibliografia[modifica]

  • Giovanni Pontano, Galatea, in Mario Rapisardi, Prose Poesie e lettere postume, A. Formica, Torino, 1930.

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