John Elkann
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John Jacob Philip Elkann (1976 – vivente), imprenditore italiano.
Citazioni di John Elkann
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Non credo e non ho mai detto che il problema della disoccupazione, quella dei giovani in particolare, non esista né che tutto dipenda dalla mancanza di determinazione di chi cerca lavoro. [1]
- Soprattutto oggi, chi sa essere ambizioso, investe su se stesso e sulla propria istruzione, ha l'atteggiamento giusto.[1]
- Anche per chi si impegna per conseguire un serio attestato professionale si aprono opportunità: le rilevazioni sui fabbisogni professionali delle imprese italiane evidenziano con cadenza regolare le aree in cui l'offerta lavorativa fa fatica ad essere soddisfatta. Questo sposta il problema su come assicurare un'adeguata informazione e uno sforzo di orientamento.[1]
- Credo nei liberi mercati, nella competizione tra operatori. Credo nella società aperta e vedo un mondo ormai interconnesso. Da quando è caduto l'impero sovietico e la Cina si è mossa sulla via della liberalizzazione, il pianeta si è aperto e penso che sia decisivo avere buon senso, analizzare i problemi e non coltivare dottrine.[2]
- La Corea che ha il 75% del territorio fatto di montagne ed è in un luogo scomodo del mondo è diventato la decima economia del mondo. Pensi se non credo nell'Italia.[2]
- [L'Inter] Loro non hanno mai saputo perdere e quello che è sicuro è che non hanno imparato a vincere.[3]
- Da dove cominciare a cambiare le cose, se non da una migliore qualità della scuola?[4]
- Il merito prevale sull'età.[4]
- La cosa interessante è che [Massimo] Carrera in una partita ha vinto più di Zeman in tutta la sua carriera.[5]
- I giovani devono essere più determinati nel trovare il lavoro, perché ci sono molte opportunità, spesso colte da altri, proprio perché loro non hanno voglia di coglierle. Questo stimolo, legato al fatto che o non ne hanno bisogno o non c'è la condizione di fare certe cose.[6]
- Molti giovani non colgono le tante possibilità di lavoro che ci sono o perché stanno bene a casa o perché non hanno ambizione.[6]
- Ci sono tantissimi lavori da fare, c'è tantissima domanda di lavoro, ma manca proprio l'offerta. Certo, io sono stato fortunato ad avere molte opportunità, ma quando le ho viste ho saputo anche coglierle.[6]
- Le opportunità esistono più oggi che una volta e sono enormi. Una risposta alla disoccupazione giovanile, ad esempio, può essere quella di creare delle attività in proprio.[6]
- Non bisogna avere paura del nuovo.[7]
- Il mondo tra cinquant’anni sarà molto diverso da quello che uno si immagina oggi. L’importante è restare ottimisti, il mondo è in evoluzione continua e sta migliorando sempre di più. È molto importante riuscire a lavorare con realtà che non necessariamente comunicano e dialogano, come cemento e natura, robot e arte, start up e grandi imprese.[7]
- Da qui vogliamo metterci in viaggio per contribuire al progresso del Paese: immagino questa sede come una nave che si mette in mare aperto, per esplorare senza paura e scoprire il futuro.[8]
- Sono grato ai partner che hanno sposato il progetto: lo spirito di collaborazione che ci ha guidato nel creare la sede rimarrà al centro delle nostre attività per realizzare progetti di rilievo.[9]
- La Stampa è sempre stato un giornale libero perché è stato sostenibile economicamente, e ne siamo fieri. È l'unico modo per essere indipendenti.[10]
- Attraverso gli anni e le generazioni, abbiamo attraversato molte crisi, tutte diverse, e ne siamo sempre usciti più forti proprio grazie a queste esperienze. I nostri valori Coraggio & Responsabilità non sono state mai così importanti come oggi, mentre continuiamo a costruire grandi imprese.[11]
- Io personalmente, anche per la formazione tecnica e di ingegnere, non credo che la felicità sia non avere dei problemi: al contrario è quella di poterli risolvere.[12]
- Credo che quello che ha sempre contraddistinto mio nonno, nonostante le numerose difficoltà che ha avuto e che ha affrontato, è sempre stato quello di avere un grande ottimismo nel futuro e un grande ottimismo nei giovani e nel potenziale dei giovani.[13]
- L'esempio che Sergio ci da è il coraggio, il coraggio di non avere paura, ma al contrario affrontare le avversità. E se i problemi, come spesso, in qualunque organizzazione sono legati alle persone, credere nell’abilità e nella capacità delle persone di fare grandi cose è indubbiamente quello che lui ha fatto, in numerose occasioni.[14]
- La Juventus è la squadra italiana più amata e seguita: rappresenta il nostro calcio nazionale [...] La Juventus non è il problema, ma è, e sarà sempre, parte della soluzione.[15]
- La Juventus ha sempre sentito un forte senso di responsabilità: noi come famiglia [Agnelli] l'abbiamo da 100 anni e siamo partecipi all'evoluzione del nostro Paese. È anche un modo per contribuire, come la Juventus ha sempre fatto, al miglioramento dell'Italia e anche all'esempio che la Juventus dà e ha dato.[16]
- La Juventus ha sempre avuto una storia molto forte con l'Italia ed è sempre stata la spina dorsale della nostra Nazionale. Se guardiamo i grandi successi dell'Italia, questi sono anche dei grandi successi juventini.[16]
Intervista di Piero Griseri, La Stampa, 22 luglio 2023.
- C'è un doppio filo di continuità che unisce la nostra famiglia alla Juventus dal 24 luglio del 1923 a oggi: un amore viscerale, perché legato a momenti di vita in famiglia e a ricordi indelebili. E poi la responsabilità di costruire il futuro innovando e adattandosi ai tempi. Come diceva mio nonno: "Juventus vuol dire gioventù". Gioventù vuol dire essere proiettati verso il futuro. Il suo passato è ricco di gloria, ma con il nome che porta è al futuro che si deve guardare.
- [...] Siamo prima di tutto dei tifosi. Ci sono squadre di calcio che sono legate ad un'azienda, ne sono storicamente l'emanazione, come è stata il PSV Eindhoven con la società olandese Philips. La Juventus no. Non è mai stata l'emanazione di una società come la Fiat. È sempre stata la squadra di una famiglia, non di un'azienda.
- Fin da quando nel 1923 mio bisnonno divenne presidente, nella Juventus la tradizione sta nell'innovazione. Negli anni di Edoardo Agnelli arrivò il primo campo in Italia attrezzato per le partite in notturna, vennero introdotti i calciatori professionisti, la Juventus divenne popolare perché la radio trasmetteva gli incontri vincenti del Quinquennio d'oro. La Juventus era innovatrice anche nello stile. Alla vigilia delle partite andava ad accogliere le squadre avversarie alla stazione, le riceveva e le ospitava a pranzo.
- La Juve è stata storicamente l'ossatura del calcio italiano, ne è parte integrante. Ha dato la struttura alle nazionali che hanno vinto i titoli mondiali. E sul piano economico con le operazioni di mercato ha speso mezzo miliardo di euro negli ultimi anni per acquistare giocatori in Italia, contribuendo in modo significativo a sostenere i bilanci delle squadre di serie A e serie minori. Siamo sempre stati una forza positiva per il calcio italiano e vogliamo continuare ad esserlo, rimanendo aperti al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni.
Intervista di Nicolai Tangen, NBIM, 19 giugno 2024.
- La responsabilità è qualcosa che si possiede. E io, personalmente, mi sono sempre sentito responsabile, ho sentito questa responsabilità fin da una tenera età poiché siamo cresciuti in molti paesi diversi, con genitori divorziati, e io mi tenevo molto vicino ai miei fratelli. Cercavo sempre di essere responsabile nell'ambito scolastico, nello sport: assumere responsabilità è sempre stato qualcosa che mi ha attratto. Le difficoltà sono i momenti in cui si può dimostrare coraggio e responsabilità verso gli altri. E nel corso di più di 20, quasi 30 anni, da quando sono stato coinvolto come consigliere della Fiat nel 1997, sono stati molti i momenti in cui questa responsabilità è stata esercitata.
- Per me, un grande AD è qualcuno che è veramente interessato al lavoro, e non al titolo; è interessato a competere nel senso puro del termine, e che ama davvero non solo l'azienda ma anche le persone con cui lavora. Un grande AD ha la capacità di pensare a lungo termine, ma anche di agire ora. Deve essere strategico ma anche operativo.
- Il consiglio ai giovani è innanzitutto di essere ottimisti riguardo al futuro perché il futuro è loro e loro è anche la responsabilità di costruirlo. Questo non è scoraggiante: è emozionante. Da un punto di vista più pratico, penso che rimanga valido il consiglio che mi diede mio nonno: ascoltare e porre domande. E in un certo senso la curiosità e l'imparare sono davvero ciò di cui hai bisogno per iniziare quando sei giovane.
Citazioni su John Elkann
[modifica]- La cosa che ti colpisce di John è che è straordinariamente efficace e che conosce il mondo ben al di là dell'Italia, e se per questo dell'America... (John Micklethwait)
- [Al momento dell'ingresso di John Elkann nel consiglio d'amministrazione Fiat] John è giovane ma ha dimostrato di possedere notevoli capacità e doti morali. (Gianni Agnelli)
- Quando si parla di Italia, viene in mente il gruppo Agnelli, che oggi è sinonimo di John Elkann. (Albert Frère)
- Se John Elkann avesse vissuto da ragazzo normale conoscendone le difficoltà, oggi non parlerebbe così, anzi farebbe parte del 42% di giovani disoccupati italiani. Invece grazie ai soldi dei cittadini che sono arrivati a fiumi nelle casse delle società della famiglia Agnelli lui ha potuto vivere da nababbo: frequentare le migliori scuole, divertirsi nei migliori salotti e approdare giovanissimo ai vertici delle controllate della Fiat prima e a capo dell'azienda di famiglia poi. Per dirla con una battuta, sembra proprio che abbia studiato dalla Fornero. (Massimiliano Fedriga)
- Il poveretto di Jakie non perde mai tempo di ricordare agli italiani che è un imbecille. È uno che appartiene a una famiglia che ha distrutto una quantità industriale di posti di lavoro e di conseguenza la speranza di molti giovani. ... Uno che si permette di dire che i ragazzi stanno a casa perché non hanno voglia di lavorare perché il lavoro c'è, è un imbecille.
- Lo tengano a casa sua, lo tengano un po' a riposo, vada a sciare è una vergogna che uno degli Agnelli dica che oggi in Italia per i giovani il lavoro c'è. Dovremmo fare un referendum e chiederci se li vogliamo ancora in Italia.
- Yaki lo conosco da bambino. Credo sia un ragazzo giovanissimo che ricopre un ruolo che non ha l'esperienza di poter ricoprire, e che lo porta anche a fare degli errori. Ma mi costa fatica discutere con un ragazzo che potrebbe essere mio figlio. Purtroppo oggi in quella famiglia c'è lui e bisogna parlare con lui. Avrei preferito parlare con suoi parenti e mi sarei sfogato magari di più.
Note
[modifica]- ↑ a b c Citato in A proposito di giovani e lavoro, Fondazione Agnelli 17 febbraio 2006.
- ↑ a b Citato in Quel che devo a Gabetti e Marchionne Montezemolo in politica? Spero di no, Corriere.it, 3 luglio 2007.
- ↑ Citato in Elkann, dura replica a Moratti: «L'Inter non ha imparato a vincere», Corriere della sera, 24 agosto 2010.
- ↑ a b Citato in Premio Americano a John Elkann, Il Sole 24 Ore.com, 21 settembre 2010.
- ↑ Citato in Elkann: «Zeman? Carrera ha già vinto più di lui», Tuttosport.com, 16 agosto 2012.
- ↑ a b c d Citato in John Elkann: "Molti giovani non trovano lavoro perché stanno bene a casa", Repubblica.it, 15 febbraio 2014.
- ↑ a b Citato in Torino, ecco la sede 2.0 della Fondazione Agnelli. John Elkann: la nostra scommessa sul futuro, LaStampa.it, 15 giugno 2017.
- ↑ Citato in Mattarella inaugura la nuova sede della Fondazione Agnelli. Elkann: "Una nave per scoprire il futuro", Repubblica.it, 15 giugno 2017.
- ↑ Citato in Elkann, Fondazione Agnelli Simbolo, Ansa.it, 15 giugno 2017.
- ↑ Citato in Beniamino Pagliaro, [1], Lastampa.it, 21 giugno 2017.
- ↑ Citato in La Stampa, [2], Lastampa.it, 20 maggio 2020.
- ↑ Citato in Actually, podcast di Will, [3], Actually, I 100 anni dell'avvocato: Intervista a John Elkann, 13 marzo 2021.
- ↑ Citato in Actually, podcast di Will, [4], Actually, I 100 anni dell'avvocato: Intervista a John Elkann, 13 marzo 2021.
- ↑ Citato in Disruptive: la sfida di ricostruire. Sergio Marchionne al centro di una mostra che parla della necessità di ricostruire oggi, meetingrimini.org, 12 agosto 2021.
- ↑ Da Massimo Giannini, «Elkann: Io, l'Avvocato, mia madre e la Juve», La Stampa, 24 gennaio 2023, p. 3.
- ↑ a b Citato in Daniele Galosso, Marina Salvetti, Elkann, fiducia al Max! «Rivinciamo con Allegri!», Tuttosport, 10 ottobre 2023, p. 3.
Voci correlate
[modifica]- Andrea Agnelli – cugino
- Gianni Agnelli – nonno
- Alain Elkann – padre
- Lapo Elkann – fratello
Altri progetti
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