Pino Cacucci

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Pino Cacucci

Pino Cacucci (1955 – vivente), scrittore, sceneggiatore e traduttore italiano.

Citazioni di Pino Cacucci[modifica]

  • Credo che solo chi traduce un libro riesca a penetrare talmente a fondo nel testo – arrivando a intuire persino il motivo per cui l'autore sceglie una certa parola o un certo modo di costruire una frase – da esserne una sorta di lettore "assoluto", cioè. Neppure rileggendo più volte un libro e studiandolo in ogni sua parte si può raggiungere quella rara forma di "intimità" che si instaura tra testo e traduttore.[1]
  • Da ogni viaggio sono tornato con il ricordo di qualcuno più che di qualcosa. Ho una conoscenza dei luoghi attraverso i racconti di uomini e donne incontrati lungo il cammino, e con gli occhi della memoria rivedo più facilmente le espressioni dei loro volti anziché le bellezze di tanti paesaggi.[2]
  • Il punto di fuga è quello da cui partono infinite linee: basta seguirle, per scoprire altrettante realtà, dimensioni, mondi. Non è solo un modo per fuggire, ma anche per capire quanto siano risibili le cose che ci sembrano assolute, se appena le guardiamo da lontano. E tornare, serve a riguardarle da vicino con occhi diversi.[3]
  • Le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove.[4]
  • Siamo abituati a dare una valenza negativa al concetto di fuga; i sussidiarii delle medie ci insegnavano che è un gesto vile, una rinuncia ad affrontare avversità e responsabilità. La fuga è invece l'unica scelta dignitosa quando non puoi cambiare più nulla, e non vuoi neppure lasciarti coinvolgere, diventare complice.[3]

La polvere del Messico[modifica]

Incipit[modifica]

"Il bere è un rito collettivo. Nessun vero messicano si ubriacherebbe mai da solo," dice don Venustiano arrotolando un altro taquito de carnitas, il mignolo abilissimo nel sostenere l'involtino di tortilla senza perdere una sola goccia di salsa.

[Pino Cacucci, La polvere del Messico, Feltrinelli, 2014. ISBN 9788858818312]

Citazioni[modifica]

  • Il gallo si considera libero solo se uccide i nemici che invadono il suo territorio. Per quanto possa sembrarti azzardato, sono convinto che essere disposti a dare la vita per questo, sia il termine di paragone più alto tra i galli e gli uomini.‎
  • Quando ti si sgretola il pavimento sotto, resistere o arrenderti sono due facce della stessa voglia di distruggerti. Per un po' ho resistito, e poi mi sono arreso... Finché non ho pensato che c'era anche una terza strada: fuggire, andarsene per sempre, smettere di prendersi in giro con la speranza che domani qualcosa possa cambiare...

Incipit di Demasiado corazón[modifica]

La frontiera si annunciava con una fila di ambulanze parcheggiate nello spiazzo laterale. Gli autisti se ne stavano appoggiati ai cofani, qualcuno fumava o beveva da una lattina, scambiando parole con aria annoiata.[5]

Note[modifica]

  1. Da Dire quasi la stessa cosa. Intervista a Pino Cacucci, bompiani.it, 6 giugno 2019.
  2. Da Camminando. Incontri di un viandante, Feltrinelli, 20026.
  3. a b Da Punti di fuga, Feltrinelli, 2000³.
  4. Da Un po' per amore, un po' per rabbia, Feltrinelli, 2008.
  5. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Pino Cacucci, La polvere del Messico, Feltrinelli, 1996².

Film[modifica]

Altri progetti[modifica]