Ștefan Andrei

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Andrei nel 1975

Ştefan Andrei (1931 – 2014), politico rumeno.

Citazioni di Ştefan Andrei[modifica]

  • [Su Elena Ceaușescu] La strega è come la peste bubbonica. Tutti sperano che il Compagno le sopravviva. Spero che qui non ci sia qualche microfono.[1]
  • Il mio lavoro è stato di fare di Nicu un dirigente politico. Il Compagno ce lo ha affidato, a Pacoste e a me, una decina di anni fa. Non trova che abbiamo fatto un lavoro fantastico? Nicu sarà il primo patrizio comunista nella storia dell'umanità. È proprio questo che abbiamo fatto in dieci anni, con un materiale così grezzo come è il compagno Nicu.[1]
  • Secondo le statistiche dell'Onu, la Romania ha il record dei suicidi, circa sessantasei ogni centomila abitanti. Poi viene l'Ungheria, con quarantatré, e terza la Germania dell'est con trenta. Ma se la strega prendesse il potere, avremmo sessanta suicidi ogni cento abitanti. Secondo lei, quanto dovremo ancora attendere prima che qualcuno si decida a avvelenarla?[1]
  • Quando Nicu salirà sul trono, mi sbronzerò per un'intera settimana, per un mese.[1]
  • Questo è il mio libretto nero. Qui dentro ci sono alcuni degli spropositi e delle perle di saggezza della strega. Non riuscirà mai a metterci le mani sopra, non me ne separo mai, nemmeno quando dormo. Ecco, ascolti questa: 19 dicembre 1976. A. riferisce a E. sui preparativi per una visita in Angola. A. suggerisce a E. di accompagnare il Compagno. E. chiede: Perché non in primavera, caro? Adesso fa troppo freddo. Oppure questa: 22 dicembre 1977. A. fa sapere a E. che tra i notevoli beni di un emigrato romeno morto in Olanda, e recuperati dal DIE[2], vi sono diversi Tiziano e Tintoretto. Sono documenti storici o libri?, ha chiesto E.[1]
  • [Su Buckingham Palace] Muoio dalla voglia di essere in quel palazzo, dove la regina Vittoria ha regnato per quasi sessantacinque anni. Come ministro degli esteri, mi devono dare uno degli appartamenti più belli. Non vedo l'ora di poter pisciare contro le loro pareti imperiali, e sui mobili di Giorgio IV. Sarà molto più divertente che a Blair House![3]

Citazioni su Ştefan Andrei[modifica]

Ion Mihai Pacepa[modifica]

  • Andrei aveva una paura tremenda dei microfoni nascosti, soprattutto di quelli che venivano installati su ordine di Elena. Per lui era costante motivo di ginnastica mentale cercare dei posti che non fossero sotto probabile sorveglianza microfonica, dove poter parlare liberamente.
  • Andrei era sempre di buon umore a stomaco pieno. Aveva un appetito insaziabile, ereditato dalla sua povera infanzia, e divorava indiscriminatamente tutto ciò che si trovava alla sua portata. Il gusto recente per i piatti esotici era solo un modo per esibire la sua nuova condizione di potere.
  • Ero abituato ad Andrei, dato che eravamo stati molte volte insieme al seguito di Ceausescu nei suoi numerosi viaggi all'estero. Cambiare più volte d'abito in un giorno era parte della sua routine quotidiana, e, per lui, farlo, era solo questione di qualche minuto. Quando eravamo in viaggio, Andrei spesso arrivava agli incontri mattutini con Ceausescu che ancora si abbottonava i pantaloni con una mano, e con l'altra si rasava.

Note[modifica]

  1. a b c d e Citato in Ion Mihai Pacepa, Orizzonti rossi. Memorie di un capo delle spie comuniste. La vera storia della vita e dei crimini di Elena e Nicolae Ceausescu, traduzione di Antonio Pitamitz, L'Editore, 1991, pp. 226-227, ISBN 88-7165-065-4
  2. Cfr. Direcția de Informații Externe
  3. Citato in Ion Mihai Pacepa, Orizzonti rossi. Memorie di un capo delle spie comuniste. La vera storia della vita e dei crimini di Elena e Nicolae Ceausescu, traduzione di Antonio Pitamitz, L'Editore, 1991, p. 397, ISBN 88-7165-065-4

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