47 morto che parla

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47 morto che parla

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Totò e Gildo Bocci

Titolo originale

47 morto che parla

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1950
Genere comico
Regia Carlo Ludovico Bragaglia
Sceneggiatura Vittorio Metz, Furio Scarpelli
Interpreti e personaggi

47 morto che parla, film italiano del 1950 di Carlo Ludovico Bragaglia, con Totò.

Frasi[modifica]

  • Senta! Senta! Senta per favor! Se mi ascolterà, non si pentirà! (Dante Cartoni canta sul palcoscenico)
  • Io che potrei stare a Parigi al Moulin Rouge se tu non fossi una pappalessa che mi sta sempre appiccicato addosso (Marion Bonbon)
  • Pensate alla Pubblicitè, les affiches pour la rue, Marion Bonbon sur le balon! Les impresaire teatral per aver un vostro contratt' faranno a gomitat'! A capuzzatt'! (Colonnello Bertrand De Tassigny)
  • Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis. (Barone Antonio Peletti)
  • Noblesse oblige: la nobiltà è obbligatoria. (Barone Antonio Peletti)
  • E io pago... e io pago! (Barone Antonio Peletti)
  • A chi... pago! (Gondrano)
  • Buongiorno cavaliere, lei campa ancora? Quanti anni ha? Novantasette? Mi pare che lei stia esagerando. Si decida, si decida. (Barone Antonio Peletti)

Dialoghi[modifica]

  • Il Macellaio: Come è che la bilancia non va giù?
    Gastone Peletti: Sono diafane, sono leggere!
  • Gondrano: Bistecche, di carne?
    Antonio Peletti: Perché le bistecche sono di cemento armato?
  • Gastone Peletti: Non mi dai il buongiorno?
    Antonio Peletti: Io non do niente a nessuno.

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