5 è il numero perfetto
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5 è il numero perfetto
Lingua originale | italiano |
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Paese | Italia |
Anno | 2019 |
Genere | thriller, gangster, noir |
Regia | Igort |
Soggetto | dall'omonimo romanzo a fumetti di Igort |
Sceneggiatura | Igort |
Produttore | Marina Alessandra Marzotto, Mattia Oddone, Elda Ferri |
Interpreti e personaggi | |
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5 è il numero perfetto, film del 2019 con Toni Servillo e Valeria Golino, regia di Igort.
Napoli, 26 settembre 1972
Se guardo i segni delle mie mani, vedo strade che non portano a niente. Quando ero giovane, una prostituta tunisina che lavorava nei quartieri, in quei segni ha letto un futuro di viaggiatore. Sono passati 40 anni da allora e non mi sono mai mosso da Napoli. Strano destino, per un viaggiatore. Non che credessi alle chiromanti, sono sempre stato troppo occupato a vedere il lato concreto delle cose. (Peppino)
Frasi
[modifica]- Quando chiedi a un uomo di uccidere un suo simile, devi sapere che ti affidi alle mani giuste. Io ero quelle mani. (Peppino)
- Se dovessi tirare delle somme, oggi che sono vecchio, direi probabilmente questo: "Ho vissuto i miei giorni come si beve un liquore troppo forte, lo butti giù, senti che ti dà a bott, ma non sei sicuro di aver capito veramente che gusto aveva." (Peppino)
Dialoghi
[modifica]- Peppino: Di solito lui usa la Smith & Wesson.
Il Gobbo: La Semper fidelis.
Capitolo Uno: Lacreme Napulitane
[modifica]Frasi
[modifica]- Lo sai come dice il proverbio? "L'ommo non è chello che mangia, non è chello che caga, ma l'ommo è comm accide." (Peppino)
Dialoghi
[modifica]- Peppino: Tu non le capisci le cose, ah? Se arrivi un poco in ritardo, a chillo fetente c'hai regalato dei preziosi momenti di vita. Hai capito? E ci fai pure la figura del gran signore.
Nino: Papà, voi siete un gentiluomo di altra generazione. Chillo è nu fetente che non si merita niente. Non se le merita mica certe… certe cortesie.
Capitolo due: La Settimana Enigmatica
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[modifica]- 'O sang chiama sang. Questa è la regola, te lo sei scordato? (Peppino)
- Guarda qua, c'è sta pure il cruciverba. Per esempio, la vedi la casella bianca? La casella bianca si vede perché c'è sta la casella nera. È la magia della sintonia. Ninù, se tu accidi tutti i delinquenti del mondo, arruvini l'equilibrio biologico. (Peppino)
- Il futuro mi fa paura, mi fa paura assai. Stevo in grazia di Dio a coltiva' le begonie, un bel punt nun se capito più niente. (Totò)
Capitolo 3: Guapparia
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[modifica]- A volte la vita è imprevedibile. Tiene tante facce. (Peppino)
- Comme diceva la bonanina di Don Paradiso? "Quanno nu stronzo ti si para davanti, prima spara, e poi capisci a che famiglia appartiene." (Don Guarino)
- Tutta questa violenza, questo sangue. Mi sento sporca, che schifo. (Rita)
- Hai capito buono ommo e niente? Ce sentimo più tardi o quanno tengo genio. Toni, statte buono e vaffanculo. (Peppino)
- Questa è casa mia mo. A ve'? Due gambe, due braccia e questa faccia. Ecco tutto. (Peppino)
- Le cose hanno navigato a una velocità tutta loro, io sono solo un passeggero. Vivevo quieto. Si può chiamare vita, attesa della morte, poi arriva tutto questo. (Peppino)
- Tenevo un cugino, si chiamava Lino. Ma tutti quanti la chiamavano "La Tartaruga", e sai perché? Perché non faceva che ripetere: "Cinque è il numero perfetto. Cinque è il numero perfetto." Tu gli domandavi: "Ma cazzo significa?" E lui ti rispondeva con quell'aria strafottente di chi ti ride sempre in faccia: "Due gambe, due braccia e chesta faccia. Chesta è a casa mia. Chesta è a casa mia. Due, più due, quattro, più uno, cinque. Hai capito, stronzo?" Intendeva dire con questo che, che era indipendente e non doveva dare conto a nessuno, comma a tartaruga. (Peppino)
- La vita è terribile e il bello è che tiene pure il senso dell'umorismo. (Peppino)
Dialoghi
[modifica]- Peppino: Io pensavo di essere finito e invece stonga ancora ca. Sento la puzza della polvere da sparo, come ai vecchi tempi. Non so come, ma te rimane appicciacato addosso sto fieto.
il dottore: Il fieto della morte.
Peppino: Può darsi, ma non mi fa più paura.
Capitolo 4: Il Sorriso della Morte
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[modifica]- È strano, allora pensavo che non sarei cresciuti più, poi... ho capito che la vita bisogna domarla. (Peppino)
Capitolo 5: 5 è il Numero Perfetto
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[modifica]- Che cosa orribile rendersi conto di aver sbagliato tutto. (Peppino)
- Tutto si paga in un modo o nell'altro. Quello forse era il prezzo per vivere una vecchiaia tranquilla. Come qualcuno con la coscienza a posto. (Peppino)
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