Adrian Willaert

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Adrian Willaert

Adrian Willaert (1490 – 1562), compositore fiammingo.

Citazioni su Adrian Willaert[modifica]

  • Willaert iniziò nella storia della musica veneziana una nuova epoca, quella della plurifonia, iniziando le esecuzioni a due cori, caratteristica della musica veneziana. Egli ebbe fama anche come compositore di madrigali, benché non sì possa dire padre del madrigale. (Johannes Baptist Katschthaler)
  • Willaert mantenne l'italiana prosodia, ma riuscì ad adornarla con la maestrevole applicazione del contrappunto fiammingo, che egli, come prima nessun altro, nonostante tutto il suo rigore seppe rivestire d'un manto assai grazioso e vago. La sua grande abilità musicale si dispiegò con tutta libertà nel madrigale, nel quale non essendo necessario il cantus firmus come tema, aggiunse alla leggiadra poesia, una delicatissima melodia, sgorgata dall'intimo del sentimento. (Johannes Baptist Katschthaler)

Francesco Caffi[modifica]

  • Di Adriano Willaert, da cui l'epoca brillante incomincia, io qui scrivendo la vita, e discorrendone le opere, sulle quali anche gli odierni uomini veramente dotti fermano talvolta lo sguardo scrutatore accigliati, intendo onorar in lui il vero ristaurator della musica pratica de' Veneti, ch'è quanto dire de' primi fra gl'Italiani in questa bell'arte, e nemmeno certamente secondi a' Romani; intendo onorar in lui il primo, il vero fondatore della celeberrima e tanto acclamata scuola musicale veneziana.
  • Il forastiero Willaert, nell'arte eccellentissimo, comunicò a' Veneti nei molti anni del suo reggimento quella musicale dottrina che prima loro mancava, in tal guisa da non aver dopo quasi mai più bisogno di mezzi forastieri, e di poter quasi sempre nella loro città fra' loro concittadini stessi trovar poi eccellenti successori nel magistero sommo della loro Cappella, anzi provveder essi agli esteri ne' proprii cittadini degli eccellenti maestri, chiesti con grandi istanze e pagati a grand'oro.
  • Se l'ingegno dell'uomo dee giudicarsi in comparazione di quello de' suoi contemporanei, e in ragguaglio alle circostanze del suo tempo, si dovrà trovar giusto il vanto di caposcuola e di fondator della musica pratica, che fu a Willaert concesso per universale non mai revocato suffragio.

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