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Afef Jnifen

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Afef Jnifen

Afef Jnifen, conosciuta come Afef (1963 - vivente), conduttrice televisiva, modella e showgirl tunisina naturalizzata italiana.

Da Afef

Intervista di Claudio Sabelli Fioretti, La Stampa, citato in, Interviste.sabellifioretti.it, 11 febbraio 2008.

  • [Sulle regole della borghesia milanese] Schemi noiosissimi, di una falsità incredibile, gente attenta a quello che dice, a come muove la testa, che non si rilassa. E arrivo io, fatta come sono. Mi piace ridere. Se devo annoiarmi mi annoio da sola, a casa. E poi araba. E poi musulmana. Ce le avevo tutte. Non potevano non reagire.
  • Le milanesi non hanno anima razzista. Forse un po' bigotta.
  • Io posso passare dal letto alla cucina. Posso essere filippina e tunisina allo stesso momento. Essere brava a letto è una cosa molto bella.
  • In Occidente c'è una notevole massa di carne esposta in giro. E poi criticano il velo delle musulmane. Mille volte meglio il velo di tutte queste donne spogliate. È più sexy, è più bello, più elegante.
  • Ero juventina da bambina. Tifavo Platini e quindi Juve. Poi l'ho conosciuto: antipatico e supponente. Basta Juve.
  • Grillo dice spesso delle cose giuste. Dice che non debbono entrare in Parlamento i condannati. Io aggiungo che mi piacerebbe che tutti i politici facessero dei test di psichiatria. Molti di loro hanno dei problemi di culto della personalità, di frustrazione.
  • [Su Beppe Grillo] Il suo problema è che non conosce gli argomenti di cui parla.
  • [Su Oriana Fallaci] Spero riposi in pace. Quella pace che a lei non piaceva.
  • Bono ha detto che Prodi è intelligentissimo. Ma io chiedo a Bono: "Quando dorme o quando è sveglio?".
  • Di Pietro, poco comunicativo. Quando parla si ingolfa. Travaglio è divertentissimo. Dice delle cose pesantissime ma con voce soave, sorridendo.

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