Agostino Trapè

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Agostino Trapè (1915 – 1987), scrittore e religioso italiano.

  • Agostino non è un autore qualsiasi. In lui si trova tutto: c'è il giovanotto che conosce un'esistenza brillante e c'è il santo; è un cittadino del mondo e non soltanto un colto, inoltre è moderno perché le sue pagine lo fanno sentire ancora vivo nelle idee. Papini sosteneva che è uno degli uomini che non riescono a morire.[1]
  • [Rita da Cascia] Avrebbe potuto essere una mediocre o anche una pessima cristiana, inasprita dalla sofferenza e provocata alla ribellione. Fu invece una Santa.[2]

Sant'Agostino: uomo e maestro di preghiera[modifica]

  • Per imparare a pregare, e nessuno di noi può dire di averlo imparato abbastanza, è molto utile contemplare l'esempio di un grande uomo di preghiera, ma è soprattutto necessario approfondire la teologia della preghiera. (p. 9)
  • La preghiera non ha solo un valore spirituale, ma anche un valore teologico, filosofico, apologetico, sociale; chi prega ha non solo un suo modo di credere, ma anche di pensare, di agire, di essere: chi non prega è dalla sponda opposta. (p. 9)
  • Per usare una parola, oggi di moda: chi prega ha una visione verticale della vita, chi non prega ha una visione soltanto orizzontale e perciò appiattita, incolore, instabile, oscura. (p. 9)
  • [Agostino d'Ippona] Quando parla della preghiera si sente vibrare nelle sue parole qualcosa di profondo, tutto il suo animo che, sitibondo di Dio, ricorre spontaneamente alla preghiera. (p. 9)

Note[modifica]

  1. Citato in Corriere della Sera, 28 gennaio 2010.
  2. Citato in Antonio Maria Sicari, Il grande libro dei ritratti di santi, Jaca Book, Milano, 2006, p. 127. ISBN 88-16-30324-7

Bibliografia[modifica]

  • Agostino Trapè, Sant'Agostino: uomo e maestro di preghiera. Testi scelti, Città Nuova Editrice, Roma, 1995. ISBN 88-311-3407-8

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