Aldo Carotenuto
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Aldo Carotenuto (1933 – 2005), psicoanalista e scrittore italiano.
Citazioni di Aldo Carotenuto[modifica]
- Bousquet ci dice che il contatto col proprio abisso è l'unica fonte di conoscenza dell'anima, l'unico strumento che ci permetterà di leggere il dolore degli altri.[1]
- In analisi ci imbattiamo spesso in persone che sembrano pagare per delle colpe che in realtà non hanno mai commesso.[2]
- La difficoltà di Bernhard dipendeva dalla sua apparteneva al tipo intuitivo con sentimento che viene sempre sottoposto a una feroce critica del pensiero [...] la sua era una religione mista di ebraismo, cristianesimo e buddismo nella quale era fortissimo il senso di un disegno più vasto nel quale ognuno doveva muoversi.[3]
- La Pivano è una star letteraria. Un conto è celebrare il genio di Kerouac che nei suoi libri si mette a nudo. E un conto è rivelare se stessa. Nei romanzi che ha pubblicato con Rusconi, Fernanda ha creato dei personaggi immaginari derivati dalla realtà. Lei ama i Beat ma non è una Beat. È l'ambasciatrice dei Beat.[4]
- Nei momenti del più grande dolore nella vita di tutti i giorni, si sta in silenzio e l'unica cosa che si può fare è abbracciare una persona. Non si deve dire neanche una parola. Perché al dolore si risponde soltanto con l'abbraccio, il che vuol dire io ti contengo e ti capisco. Ti comprendo.[5]
- Oggi, entrando al Teatro Flaiano mi chiedevo perché il mio allievo Ottavio Rosati ha sposato in chiesa la psicologia se poi la tradisce sempre col mondo dello spettacolo.[6]
- Ogni conoscenza acquisita deve essere tradotta all'interno di noi stessi, elaborata creativamente per potersi dire effettivamente nostra.[7]
- [Su il tradimento] [...] si trova sempre sulla nostra strada, e non solo per annientarci: se il tradimento destabilizza, è perché qualcosa si ricrei.[8]
- Un eucaliptus che viene coltivato come se fosse una quercia soffre.[9]
Citazioni su Aldo Carotenuto[modifica]
- Uno dei ricordi più cari dei miei venti anni è legato a Carotenuto. Ero un grumo di contraddizioni, speranze ed entusiasmi che nessun adulto era in grado di sciogliere e nemmeno di vedere. Soffrivo di asma, crisi epilettiche e fantasie schizoidi. Avevo fatto una sola seduta con la vedova di un maestro junghiano e poi stop per mancanza di soldi. Un giorno d'estate al Bar Tabacchi di una spiaggia romana vidi un rappresentante pieno di energia che convinceva l'esercente a tenere esposto accanto ai quotidiani e ai giornaletti una specie di libro con un elefante in copertina. Era il primo numero della Rivista di Psicologia Analitica. Solo a leggere quagli articoli, il naso mi si sturava, gli occhi non bruciavano più e le fantasie schizoidi arretravano. [...] Telefonai al direttore con la voce impostata da basso e gli chiesi un'intervista. Tacqui che scrivevo per Ciao 2001, un giornalino di musica rock. (Ottavio Rosati)
Note[modifica]
- ↑ Da Il sole sotterraneo in I sotterranei dell'anima, Bompiani, 1993, p. 149. ISBN 884522127X
- ↑ Da Ingresso nel mondo adulto in L'autunno della coscienza , Boringhieri, 1985, p. 96. ISBN 8833950247
- ↑ Da Ancora su Bernhard in Jung e la cultura italiana , Ubaldini-Astrolabio, 1977, p. 86. ISBN 8834005295
- ↑ Dall'intervista di Moreno Cerquetelli, L'architrave e l'architetto, Plays.it, 10 marzo 2019.
- ↑ Citato in Ottavio Rosati, Il Triplo Psicodramma di Aldo Carotenuto, Di Renzo Editore, 1994, p. 107. ISBN 8886044216
- ↑ Da La personalità e lo psicodramma in Atti del convegno su Pirandello e Moreno tenuto al Teatro Flaiano nel Marzo 1983; disponibile su Plays.it.
- ↑ Da Il peso della diversità in Integrazione della personalità, Bompiani, 1992, p. 158. ISBN 8845219151
- ↑ Da Amare tradire, Bompiani, 2012.
- ↑ Da Una questione pirandelliana in La nostalgia della memoria, Bompiani, 1998, p. 49. ISBN 8845239853
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