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Alessandro Bianchi (calciatore 1966)

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Alessandro Bianchi (in primo piano) nel 2018

Alessandro Bianchi (1966 – vivente), ex calciatore italiano.

Tornado Bianchi

Intervista di Carlo Felice Chiesa, Guerin Sportivo nº 15 (689), 13-19 aprile 1988, pp. 58-61.

  • [Sull'Associazione Calcio Cesena 1987-1988] Il fatto è che questo Cesena è una squadra giovane, con tanti esordienti, che hanno dovuto superare insieme il piccolo trauma del "primo impatto" con la massima serie. Abbiamo incontrato un po' di fatica all'inizio, quando molti magari non ci ritenevano all'altezza del compito, poi la calma trasmessaci da Bigon ci ha consentito di giocare all'altezza delle nostre possibilità. Siamo giovani, spinti dall'esuberanza dell'età a entrare in campo per dare sempre il massimo, per vincere; stimolati anche dal trovarci di fronte grossi campioni. Così si spiegano certi rovesci anche pesanti, ma così si comprendono pure i nostri exploit.
  • È difficile, per uno come me, inventarsi personaggio. Temo di essere la personificazione della normalità. Ragazzo normale, magari un po' introverso per essere romagnolo, con una vita quasi banale: un po' di tennis, televisione e cinema [...] nel tempo liberto, la ragazza [...]. Sono le mie note caratteristiche, potreste definirmi anonimo cesenate. In fondo, io sono calciatore per vocazione, ma al pallone, quello "vero", sono arrivato quasi senza... accorgermene. Avevo finito la terza media e cominciato ragioneria: o meglio, a combattere con i relativi studi, che non ne volevano sapere di coinvolgermi in qualche modo. Mia madre [...] avrebbe voluto il diploma, non amava molto la mia passione per il football; mio padre [...] mi lasciava completamente libero: se non avessi fatto il calciatore avrei lavorato con lui, nella sua agenzia immobiliare a Pinarella. [...] Ho una sorella [...] che [...] è già sposata. Insomma, sono il cucciolo di casa, ho una famiglia che non mi ha mai fatto mancare niente: quando ho cominciato a salire i gradini, qui al Cesena, ho potuto fare le mie scelte in piena tranquillità. E al momento di emigrare a Padova ero ormai convinto di potermi guadagnare da vivere col pallone.
  • In effetti non posso considerarmi un giocatore estroso, così come non sono mai stato un goleador. Semplicemente, credo di saper fare parecchie cose: [...] ciò che ancora veramente mi manca è il sinistro, che mi serve purtroppo solo... per correre.
  • Certo, la grande squadra rientra nei miei obiettivi: come credo in quelli di tutti i giovani la cui carriera comincia a sbocciare. Però finora non mi sono posto il problema. Il calcio è ancora divertimento, passione sincera, per me. Prima di diventare prigioniero di tensione e stress, conto di divertirmi ancora un po'.

Citazioni su Alessandro Bianchi

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  • Eccezionale dinamismo, gran senso tattico: uno così, merita sempre di giocare. (Arrigo Sacchi)
  • Un fisico improbabilmente esile e asciutto, una interpretazione fuori dai canoni. Già, perché questo Bianchi che supera il gran salto da C1 a massima divisione senza patire problemi o timori, ma anzi, calandosi con meravigliosa disinvoltura nella nuova parte, appare protagonista tutt'altro che testuale [...]. Centrocampista con l'istinto dell'uomo di fascia, giocatore completo prima che specialista di ruolo, [...] si configura come il prototipo del «tornante» nel senso classico del termine: ala capace dell'affondo, ma adusa a impegnarsi anche e spesso soprattutto in compiti di tamponamento. (Carlo Felice Chiesa)

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