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Alessandro Nesta

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Alessandro Nesta

Alessandro Nesta (1976 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.

Citazioni di Alessandro Nesta

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  • [Sull'infortunio causato a Paul Gascoigne] All'epoca avevo 14 anni, ero alle prime sessioni di allenamento con la prima squadra. Lui era stato l'acquisto più costoso nella storia della Lazio e quel giorno stavamo lavorando a campo ridotto. Mi fece un paio di brutti falli ma io, essendo un giovane, non dissi una parola e continuai a giocare. Ad un certo punto ho provato a fermarlo con un tackle un po' troppo duro e gli causai la frattura di tibia e perone. Nessuno mi disse niente e Paul, una volta tornato dall'intervento alla gamba mi tranquillizzò dicendo che non era colpa mia e mi diede cinque paia di scarpe e un kit da pesca. Non ho idea del perché del gesto, ma era proprio da lui.[1]
  • [Su Paolo Maldini] Ci avevo già giocato insieme in Nazionale, poi sono andato al Milan. È il più forte difensore in assoluto per qualità fisica e mentale. Sbagliava anche lui, pochissimo, ma quando sbagliava non lo intaccava per niente. Sempre sul pezzo, parlava poco. Il migliore del calcio mondiale. Mi ha insegnato la mentalità. Io venivo da Roma con il capello stirato, sandali e bermuda, lui mi ha insegnato come si stava al Milan. Aveva una forza... A 40 anni andava ancora come un treno. È stato il più forte, l’unica persona che quando incontro mi mette in imbarazzo. Perché? Non lo so. Imbarazzo nel senso che è diverso dagli altri.[2]
  • [Su Zdeněk Zeman] È un allenatore straordinario [...] e credo che ogni giocatore debba sperare di essere allenato da lui perché ti migliora [...]; lui insegna il calcio [...] e credo che sia il più bravo in questo.[3]
  • Il mio trasferimento al Milan fu molto strano. La mattina mi allenai a Formello, era l'ultimo giorno di mercato, poi scese in campo Cragnotti che mi disse che ero stato venduto al Milan. Non potevo rifiutare, conoscevamo tutti i problemi del club e quella stessa sera mi sono ritrovato nello stadio San Siro di fronte a 60.000 spettatori. È stata dura perché non ho nemmeno avuto il tempo di capire cosa stava succedendo.[1]
  • [Sulla finale della UEFA Champions League 2004-2005 persa contro il Liverpool] Iniziamo nel primo tempo dicendo che li avremmo sfondati, eravamo carichi. Eravamo freddi. Nello spogliatoio abbiamo festeggiato? Ma no. È qualche scemo dell’altra squadra, non so neanche come si chiama, che ha detto ste cose... Noi invece abbiamo anche discusso, il clima era abbastanza teso, sapevamo che era ancora lunga. Sai chi li ha tenuti su? Gerrard. Era ovunque, è stato un animale. Poi nel secondo tempo l’episodio che prendi gol, il secondo che non capisci come e poi ti viene il braccino corto. Sapevamo a fine primo tempo che era ancora lunga e che avremmo dovuto giocare forte. È successo anche altre volte che prendi gol... Sul 3-2 ci è po’ mancato... Sul 3 pari abbiamo ricominciato, Dudek fa una parata clamorosa che neanche sa come ha fatto: apre un braccio e Sheva gli tira da un metro e la palla si impenna. Poi andiamo ai rigori e perdiamo. È stata una roba... È andato male tutto. Nello spogliatoio nessuno parlava, nessuno si è permesso.[2]
  • [Riferendosi al presidente della Lazio, Claudio Lotito] Non dico niente. È meglio che non dica niente su di lui. Ho avuto qualche problema quando si diceva che dovevo tornare a Roma, lui elegantemente ha detto che non prendeva giocatori cotti. Magari se la poteva risparmiare questa parola e dire solo che non gli interessavo.[4]
  • [Sulla finale della UEFA Champions League 2006-2007 vinta contro il Liverpool] Segno del destino. Eravamo convinti che avremmo vinto. Il destino ce li aveva riportati lì, non potevamo sbagliare quella partita, non potevamo non vincere. Poi abbiamo giocato peggio rispetto a quella che non avevamo vinto, ma siamo stati più solidi. Eravamo convinti di vincere, già da inizio partita. [...] Meno tesi dell’altra volta, eravamo convinti che la portavamo a casa in qualsiasi modo. Avevamo Kaká che era in una forma strepitosa. Loro giocavano a 4 in mezzo, lui ogni tanto dava certe fiammate... Eravamo sicuri di vincere.[2]
  • Su come stare al Milan, ci sarebbe da fare una serie su Netflix da 12 puntate. Per sapere cosa significa meritarsi una società del genere, anche per giocatori importanti come noi.​ Qualsiasi giocatore deve meritarsi quel club, anche il più forte che c’è, perché non c’è nessun giocatore più grande di quel club. Quando arrivi al Milan ogni cosa è fatta per vincere. Io arrivo dalla Lazio, vinco la Champions, da romano dico “adesso qua, sigaretta in bocca, vivo di rendita per 10 anni, ho vinto la Coppa dei Campioni”. Passa un anno, e il Milan prende Jaap Stam. La vicino c’è Maldini, li guardo e mi dico che c’è da lavorare se no me seccano. Per rimanere 10 anni lì devi lavorare, ti devi fare un culo.[5]
  • [Sulla finale della UEFA Champions League 2002-2003 vinta contro la Juventus] Una partita tesa contro una squadra tesa, la Juve era rocciosa e tosta. Non era super bellissimo come giocava, ma ti venivano sempre addosso. Per me è stata una partita brutta. Nel primo tempo noi, nel secondo tempo loro... Poche occasioni, Buffon ha fatto una parata importante su Pippo, loro hanno preso traversa con Conte. E poi andiamo ai rigori [...]. Arrivo carico per tirare e invece Buffon non si muove, rimane fermo. Allora non avevo tanto un piano B, quindi ho dovuto aprire il tiro all'ultimo secondo e mi è partito un po' così... E Gigione non l'ha presa. Poi follia, una festa mai vista.[2]

Citazioni su Alessandro Nesta

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  • [«(Un difensore) di fronte al quale s'arrendeva per manifesta superiorità?»] Alessandro Nesta. Eri convinto di aver la palla e invece l'aveva lui, che anticipava sempre. Sempre pulitissimo, non s'attaccava neppure alla maglietta. (Dario Hübner)
  • Avrei voluto giocare con Nesta e Maldini. Sono gli esempi che mi hanno insegnato come ci si possa divertire anche nel difendere. (Medhi Benatia)
  • Non ti strattonava, non ti spingeva, però [...] non ti faceva toccare palla. (Dario Hübner)

Note

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  1. a b Da un'intervista a thehardtackle.com; citato in Nesta chiarisce: "Non mi sento un traditore, ma sapevo che me ne sarei dovuto andare", lazialità.it, 17 gennaio 2014.
  2. a b c d Dall’intervista di Luca Toni per Prime Video Sport; citato in Gianmarco Baraldo, Nesta racconta il suo Milan: "Maldini il più forte! Istanbul? Ecco la verità", allmilan.it, 25 marzo 2025.
  3. Da un'intervista a Sky; citato in Federico Lo Giudice, Nesta bacchetta Allegri e Inzaghi "È stata una bambinata", gazzetta.it, 24 settembre 2012.
  4. Citato in Nesta: "Per Lotito ero cotto...", tgcom.mediaset.it, 3 ottobre 2007.
  5. Da una diretta Instagram con Fabio Cannavaro; citato in "Farsi il culo e non vivere di rendita": Milan, le parole di Nesta per ricordarti chi sei, calciomercato.com, 1º maggio 2020.

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