Alex Sandro Lobo Silva
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Alex Sandro Lobo Silva, noto semplicemente come Alex Sandro (1991 – vivente), calciatore brasiliano.
Citazioni di Alex Sandro
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Ho iniziato a giocare a pallone nella mia città, Catanduva, all'età di dieci anni. Seguivo mio fratello che ne aveva cinque più di me e quindi mi sono sempre confrontato con giocatori più grandi, grossi ed esperti. Facevo l'attaccante all'epoca e, sì, di botte ne ho prese un bel po', ma così ho imparato a essere veloce e abile nel dribbling, doveva essere più difficile prendermi.[1]
- [Sugli esordi da professionista] Quando avevo quindici anni sono stato selezionato dall'Atlético Paranaense: una fortuna perché ha una delle strutture migliori di tutto il Brasile e cura in modo particolare la crescita dei giovani. È lì che sono cresciuto tatticamente, tecnicamente e fisicamente. A 17 anni ci fu il mio esordio in prima squadra e ricordo ancora adesso l'emozione.[1]
- Ciò che mi ha subito colpito positivamente è stata la mentalità vincente. Qui è come se ti impiantassero un chip appena arrivato [...]. Capisci subito che si gioca sempre per vincere [...]. Alla Juve c'è grande comunicazione e un ambiente molto unito. Dai compagni al tecnico e allo staff, mi hanno tutti aiutato a inserirmi rapidamente. Ci si parla tanto e c'è un costante confronto, fondamentale per crescere.[2]
- Indossare la maglia juventina significa portare un simbolo conosciuto nel mondo: si tratta di una maglia importante, che è un privilegio potere vestire per rappresentare sul campo tutti i tifosi.[3]
- [Sugli inizi da calciatore] In Brasile ero uno dei tanti bambini che cresce con la palla fra i piedi, sognando di diventare un calciatore. Il primo campionato da professionista lo ho giocato con il Paranaense, in campo ricoprivo sia il ruolo di laterale sinistro che di centrocampista, anche se prediligevo il primo.[4]
- Ogni palla che arriva a Higuaín, è un mezzo gol. È un grande campione, e la sua forza sta soprattutto nella testa: mentalmente è davvero fortissimo.[5]
Da un'intervista al canale ufficiale della Serie A; citato in eurosport.it, 13 aprile 2024.
- [...] non avevo la conoscenza del calcio in Italia. Pensavo che sarebbe stato più tranquillo e invece no. La proposta della Juventus è stata un brivido, un sogno poter giocare nella squadra più forte al mondo.
- [«Il trofeo più bello»] Il primo, dove inizia tutto. Ti fa pensare alla traiettoria che hai avuto per arrivare lì. Però dico sempre ai giovani, le cose più importanti non sono i trofei, ma le persone che ho conosciuto, gli amici, i compagni, gli allenatori.
- [Su Massimiliano Allegri] Persona che vuole sempre il massimo, non solo dai giocatori, ma delle persone. Sbagliare è normale, ma vuole vedere persone che hanno voglia di fare. Rispetta quello. Il valore. Le persone prima del calciatore. Lo ammiro tanto.
- È dura immaginare la mia vita senza la Juventus. Quando parlerò della Juventus avrò sempre gli occhi lucidi.
Note
[modifica]- ↑ a b Citato in Guido Vaciago, Alex Sandro: «Juventus, odio perdere! Anche alla Play... Dybala alla Neymar», tuttosport.com, 12 febbraio 2016.
- ↑ Da un'intervista a Globo Esporte; citato in Adriano Seu, Alex Sandro pazzo di Juve: "Mi ha impiantato il chip vincente", gazzetta.it, 14 marzo 2016.
- ↑ Da un'intervista a Juventus TV; citato in Alex Sandro: «Il Derby, partita speciale», juventus.com, 18 marzo 2016.
- ↑ Dall'intervista di Claudio Zuliani a Juventus TV; citato in «Attenti al Porto». Parola di Alex Sandro, juventus.com, 20 febbraio 2017.
- ↑ Da un'intervista a Sky Sport; citato in Alex Sandro: «Concentrati per vincere tutto», juventus.com, 7 maggio 2017.
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