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Amos Luzzatto

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Amos Luzzatto (1928 – 2020), scrittore e saggista italiano.

Citazioni di Amos Luzzatto

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  • I giovani oggi sono i più vulnerabili perché, per loro fortuna, non hanno vissuto quegli anni terribili[1], e dunque tendono a dar credito a chi dice loro "quella è roba di altri tempi". Quei tempi, purtroppo, possono ritornare, sotto spoglie diverse ma con la stessa carica di odio e di discriminazione. La demonizzazione del 'diverso' nasce spesso dall'ignoranza. La conoscenza è il miglior antidoto contro il 'virus' dell'intolleranza. È la 'medicina' che può salvare la democrazia".[2]

Dall'intervista di Alessandra Longo, Repubblica.it, 26 giugno 2008.

  • Sono stato bambino e non potevo andare a scuola con gli altri. Ricordo che mi indicavano con il dito: "Mamma, guarda, quello è un giudeo!".
  • Prendere le impronte ai bambini Rom, come vorrebbe Maroni, significa compiere una schedatura etnica. E questo è totalmente inaccettabile.
  • Ricordo di essere stato a Palazzo Chigi quando, durante un precedente governo Berlusconi, venne fuori l' idea di schedare tutti gli immigrati. Ero presidente dell' Unione delle Comunità ebraiche e dissi che, se le prendevano a loro, avrebbero dovuto prenderle anche a noi.

Dall'intervista di Francesco Bei, Repubblica.it, 10 settembre 2008.

  • Io l'avevo detto a Fini a suo tempo: "anche se cerchi di cambiare strada, il tuo partito non ci starà, non ti seguirà". Lui rispondeva di no, che sbagliavo, ma purtroppo questa è la realtà.
  • La pacificazione può esistere tra le persone, non certo fra due ideologie [fascismo e antifascismo] che si sono disputate l' Europa a prezzo di immani distruzioni.
  • Se dicono che il fascismo ha modernizzato l'Italia io rispondo: complimenti, una modernizzazione fatta sopra il cadavere di Matteotti, chiudendo i partiti e mandando in galera gli oppositori.
  • Attenzione, non dico che questo governo[3] sia fascista, ma ci sono forze che vedono nel governo attuale, in un determinato modo di governare la società, di educare i giovani, di far politica, il momento giusto per far passare idee che avevamo creduto di sconfiggere il 25 aprile del '45.

Note

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  1. Gli anni del regime fascista 1922-1945.
  2. Da intervista di Umberto De Giovannangeli, "Temo più di tutto l'oblio, il fascismo non è cosa d'altri tempi". Intervista ad Amos Luzzatto., huffingtonpost.it, 10 luglio 2017
  3. Governo Berlusconi IV

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