Andrej Aleksandrovič Ždanov

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Andrej Aleksandrovič Ždanov

Andrej Aleksandrovič Ždanov (1896 – 1948), politico sovietico.

Citazioni di Andrej Aleksandrovič Ždanov[modifica]

  • [Su Anna Andreevna Achmatova] Le voci della sua poesia sono pietosamente limitate, è la poesia di una dama indemoniata che si sposta dal boudoir all'inginocchiatoio. È basata su temi erotici di lutto, malinconia, morte, misticismo e isolamento... mezza suora, mezza prostituta, o meglio, sia suora sia prostituta, con la sua insignificante, meschina vita privata, le sue futili esperienze e il suo erotismo mistico-religioso. La poesia dell'Achmatova è completamente estranea al popolo.[1]
  • [Rivolgendosi a una delegazione del PCI] Voi siete più parlamentari degli stessi parlamentari. [...] Se la reazione avanza il CC del partito si ritira. [...] Ha il partito un piano d'offensiva? Passerà dalla difensiva all'offensiva? Fino a che punto il partito pensa di difendersi e da qual momento passerà all'offensiva? O con il pretesto di evitare "avventure" permetterete che il partito venga messo fuorilegge? Fino a quando il partito ha intenzione di retrocedere? Tutte queste questioni non possono non inquietare la classe operaia di tutto il mondo. [...] Quando si parla degli errori tattici del Partito Comunista Francese e di quello italiano non si tratta di piccole deficienze, della necessità di piccole correzioni, ma intendiamo accennare alla necessità di un deciso cambiamento della strategia e della tattica, di un radicale cambiamento di rotta rispetto al passato.[2]

Note[modifica]

  1. Citato in Elaine Feinstein, Anna di tutte le Russie. La vita di Anna Achmatova, traduzione di Giuliana Giuliani, La Tartaruga edizioni, Milano, 2006, pp. 272-273. ISBN 88-7738-452-2
  2. Citato in Kominform - Il tradimento di Tito e il revisionismo del PCI, resistenze.org.

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