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Anthony Burgess

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Anthony Burgess, pseudonimo di John Burgess Wilson (1917 – 1993), scrittore e critico britannico.

Citazioni di Anthony Burgess

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  • Il terrorismo viene presentato dai terroristi medesimi come uno strumento ad alta finalità, ma gli strumenti hanno la tendenza ad impinguarsi delle finalità fino a sostituirsi ad esse. Lo strumento rende la vita tollerabile al funzionario, laddove la finalità non si mostra bastevole o sufficiente. Solo anime innocenti possono essere capaci di deplorare la crudeltà di mezzi necessari alla instaurazione di finalità gloriose. Uno di questi era Michail Bakunin, santo patrono degli anarchici. Bakunin aveva studiato Hegel, che insegnava l'inevitabilità dell'avvento del millennio. L'Hegelismo applicato è riscontrabile tanto nel marxismo quanto nel bakuninismo, le due dottrine che, entrambe, insegnavano come il cammino dell'inevitabilità possa essere accelerato dall'azione dell'uomo. Azione chiamata rivoluzione nella sfera delle idee, terrorismo nella sfera della pratica.[1]
  • L'arte è pericolosa. È una delle sue attrattive: quando cessa di essere pericolosa, tu non la vuoi.[2]
  • La guerra è il sistema più spiccio per trasmettere una cultura.[3]
  • Se Arancia meccanica, così come 1984, rientra nel novero dei salutari moniti letterari – o cinematografici – contro l'indifferenza, la sensibilità morbosa e l'eccessiva fiducia nello Stato, allora quest'opera avrà qualche valore.[4]
  • Solo i malvagi e gli stupidi possono accordare fedeltà totale a un partito.[3]

Arancia meccanica

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Allora che si fa, eh?
C'ero io, cioè Alex, e i miei tre soma, cioè Pete, Georgie, e Bamba, Bamba perché era davvero Bamba, e si stava al Korova Milkbar a rovellarci il cardine su come passare la serata, una sera buia fredda bastarda d'inverno, ma asciutta.[5]

Citazioni

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  • Devo forse essere soltanto un'arancia meccanica?
  • In realtà lui non ha scelta, vero? Era il proprio interesse, la paura del dolore fisico che lo hanno spinto a quel grottesco gesto di autoavvilimento. La sua insincerità era anche troppo evidente. Cessa di essere un malfattore, ma cessa anche di essere una creatura capace di scelta morale.
  • Ma il vero peccato sta nell'intenzione esistenziale. Un uomo che non può scegliere cessa di essere un uomo.
  • Non si chiedono mica quale è la causa della bontà. e allora perché il contrario?
  • ... un essere che fa o solo il Bene o solo il Male ha l'apparenza di un frutto, un organismo amabile caratterizzato da colore e succo... ma in effetti è solo un giocattolo a molla caricato da Dio, dal diavolo.[6]

Gli strumenti delle tenebre

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Era il pomeriggio del mio ottantunesimo compleanno ed ero a letto con il mio amasio quando Alì mi annunciò la visita dell'Arcivescovo.

Citazioni

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  • I narratori spesso incontrano difficoltà a dover decidere tra quanto è realmente accaduto e quanto immaginano sia accaduto. Ecco perché nel mio melanconico mestiere nessuno può esser mai devoto e pio. Mentiamo per guadagnarci da vivere. (cap. 2, p. 16)
  • Gli italiani sotto qualsiasi regime — ed è questo un aspetto di quella loro saggezza naturale che paroloni come patriottismo e dovere non sono mai riusciti a espungere — non vanno a cercare guai più di tanto. (cap. 44, p. 344)
  • Si può dimostrare qualsiasi cosa, con una critica letteraria erudita. (cap. 71, p. 583)
  • Sana o malata che sia, la memoria è sempre in gran disordine. La verità, se non è matematica, è quello che crediamo di ricordare. (cap. 82, p. 661)

Nella mia carriera letteraria mi è sempre riuscito difficile trovare un buon finale. Grazie a Dio, o chi per lui, le ultime parole non sono cosa per la mia penna ma, grazie sempre allo stesso Chiperlui, non posso rinviare più oltre di pronunciarle o scriverle, data la natura delle cose. Nell'assopirmi, sperai di non fare sogni.

Incipit di alcune opere

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Abba Abba

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“Isaac” disse. “Marmaduke. Quale trova più adatto?” rifletté sorridendo fra le fronde dei lecci. Nel cuore della città distesa ai loro piedi, la cupola di San Pietro spiccava come un chicco d'uva sullo sfondo gialloverde del tramonto.

Un cadavere a Deptford

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Tu devi immaginare e immaginerai, lettore corretto o sleale che tu sia (e quale mai è la differenza?), che io immagini avvenimenti a bizzeffe, ma che non li abbia mai avuti davanti agli occhi, neanche di lontano. Tuttavia, quello che un uomo immagina è spesso (o molto spesso, se vuoi) la sostanza reale e vera di quello che ha veduto.[5]

Note

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  1. In "Corriere della Sera", 29-4-1978.
  2. Da The Face, dicembre 1984.
  3. a b Da 1984 & 1985; citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
  4. Lettera al Los Angeles Times, 13 febbraio 1972. Traduzione dall'inglese come in Arancia Meccanica, Einaudi Tascabili 351
  5. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  6. Citato in AA.VV., Il libro della letteratura, traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2019, p. 289. ISBN 9788858024416

Bibliografia

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  • Anthony Burgess, Abba Abba, a cura di Salvatore Marano, Biblioteca del Vascello, 1999. ISBN 88-7227-914-3
  • Anthony Burgess, Arancia meccanica, traduzione di F. Bossi, Einaudi, 2014. ISBN 978-8806222284
  • Anthony Burgess, Gli strumenti delle tenebre, traduzione di Liana Burgess e Pier Francesco Paolini, Rizzoli, 1983. ISBN 88-17-45269-6

Filmografia

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Altri progetti

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Opere

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