Anton Francesco Grazzini

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Anton Francesco Grazzini

Anton Francesco Grazzini, detto il Lasca (1503 – 1584), poeta, scrittore e commediografo italiano.

Citazioni di Anton Francesco Grazzini[modifica]

  • Il dolore della morte delle moglie è come le percosse del gomito; che, benché elle dolgano forte, passano via spacciatamente.[1]

Incipit di alcune opere[modifica]

La strega[modifica]

PROLOGO e ARGOMENTO.

Questi escono fuori insieme, uno da capo e l'altro da piè della scena, e favellano a un tratto, fingendo di non si vedere e non si udire.
Prologo. Dio vi salvi, onoratissimi spettatori.
Argomento. Buon giorno vi dia Dio, uditori nobilissimi.
Prologo. Qui semo per recitarvi...
Argomento. Bonifazio, cittadino fiorentino...
Prologo. Chi è costui sì mal creato?
Argomento. Chi vuol questo insolente di qua?

Le cene[modifica]

Avevano già gli anni della fruttifera incarnazione dell'Altissimo Figliuol di Maria Vergine il termine passato del MDXXXX, né si erano ancora ai cinquanta condotti... ("La introduzione al novellare")[2]

Citazioni su Anton Francesco Grazzini[modifica]

  • Quel fiorentino bizzarro del Lasca fu tra i pochissimi italiani che nel secolo decimosesto avessero un concetto chiaro e concreto di ciò che fosse e di ciò che dovesse essere il genere drammatico. Non che riuscisse a scriver lui delle commedie vitali; ma pur non avendo scritta né una Drammaturgia né un Nathan il saggio, egli ebbe in sé qualcosa del Lessing: una scarsa vena poetica, cioè, e un'acuta vista critica, snebbiata dagli uggiosi e letali pregiudizi della imitazione classica. (Michele Scherillo)

Note[modifica]

  1. Da Le cene.
  2. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X

Bibliografia[modifica]

  • Anton Francesco Grazzini, La strega, in "Opere", U.T.E.T., Torino, 1974.

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