Aprilia Motó

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Aprilia Motó 6.5

Citazioni sull'Aprilia Motó.

  • Incontrai il celebre "archistar" Philippe Starck [...] ad una esposizione di mobili, presentato da alcuni comuni amici. [...] Mi fece intendere che si sarebbe volentieri impegnato per Aprilia, casa che giudicava perfetta per essere sua complice nel proporre una due ruote che lui definiva "spirituale". Non ci pensai troppo [...]. Nelle mie intenzioni la Aprilia Motò (il nome lo propose Starck stesso) avrebbe dovuto avere il fascino della Harley Davidson e presentarsi quale mezzo senza tempo [...]. Starck prese l'impegno molto seriamente, ed in poco più di un mese mi sottopose i bozzetti. Scendeva volentieri a Noale per seguire l'evoluzione del prototipo, impegnandosi talvolta in serrati confronti con i miei tecnici. [...] In realtà la Motò doveva nascere attorno ad un propulsore Suzuki 350, ma l'apprezzamento dello yen rese impossibile tale soluzione, pertanto virammo verso il Rotax cinque valvole con monocarburatore, senza dubbio meno adatto all'indole della moto. L'architetto francese, da parte sua, non era ovviamente abituato a quei continui compromessi tra design e tecnica che costituiscono la quotidianità di ogni azienda motociclistica, ritenendo blasfema ogni proposta che andasse ad inficiare la purezza stilistica. Starck, con straordinaria energia, si occupò di persona anche del lancio stampa [...]. I primi giorni dopo il fastoso vernissage ci illudemmo che la Motò fosse destinata ad avere [...] successo [...], raccogliendo centinaia di ordini da tutto il mondo. Purtroppo, una volta acquistata da architetti, designer, imprenditori ed avvocati, il boom terminò, mettendoci di fronte alla spiacevole realtà che il pubblico dei motociclisti tradizionali non si riconosceva in questo design rotondo, preferendo la rudezza e la grinta della contemporanea Ducati Monster disegnata da Miguel Galluzzi. Nonostante i deludenti dati di vendita [...] e nonostante non avesse l'agilità di una vera Aprilia [...] la Motò ha conquistato un suo spazio nella storia del motociclismo, esposta in prestigiose mostre e musei d'arte. Personalmente, sono comunque felice [...]: quando osservo la Motò nel mio garage ci vedo una naked ancora terribilmente attuale e con stilemi poi ampiamente ripresi dalla concorrenza. (Ivano Beggio)

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