Associazione Calcio Perugia 1996-1997

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Citazioni sulla stagione 1996-1997 dell'Associazione Calcio Perugia.

  • Giocare in quella Serie A era toccare l'apice perché era il campionato con il maggior numero di talenti al mondo. Riuscii ad esordire subito col botto realizzando il gol con cui vincemmo alla prima giornata contro la Sampdoria di Veron, Mancini e Montella. Il nostro avvio di campionato fu molto positivo e i titoli sui giornali in favore di quel Perugia si sprecavano. Tra l'altro oltre ad ottenere risultati importanti, quella squadra giocava un bel calcio [...]. In quel periodo ci fu anche la convocazione in nazionale di Federico Giunti, ulteriore dimostrazione che stavamo realizzando qualcosa di importante. Purtroppo in breve tempo iniziarono i problemi: prima ci fu l'esonero di Galeone, nonostante la squadra fosse in una discreta posizione di classifica, poi io fui messo fuori rosa e ci furono una serie di problematiche che minarono la serenità del gruppo. Alla fine retrocedemmo con un bottino di 37 punti e per me fu una delle delusioni più cocenti della mia carriera, nonostante avessi realizzato 15 gol in Serie A. Il cambio di allenatore fu sicuramente affrettato, anche se Galeone fu sostituito da un altro grande tecnico come Nevio Scala. Il problema era che Scala giocava con il 3-5-2, ma noi ormai eravamo abituati al 4-3-3 e in rosa avevamo calciatori adatti soprattutto per quel tipo di gioco. [...] Fu un vero peccato, sono convinto che con quel Perugia si sarebbe potuto inaugurare un ciclo importante. Avevamo calciatori forti dal punto di vista tecnico e un presidente visionario che non aveva paura di investire, e invece quella retrocessione vanificò tutto il lavoro svolto da Galeone. (Marco Negri)

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