Avicenna

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Avicenna

Avicenna (in persiano ابن سينا), nome con cui è conosciuto in occidente Abu Ali Husain ebn-e Abdollah Ebn-e Sina o Pur-Sina o Ebn-e Sina (980 – 1037), medico, filosofo, matematico, logico e fisico persiano.

Citazioni di Avicenna[modifica]

  • [...] dello sguardo malvagio o dell'immaginazione, proprio quando l'anima è costante, sublime, affine ai principi, allora le obbedisce la materia che è nel mondo esterno e da essa viene influenzata, e si troverà nella materia del mondo esterno ciò che si forma sempre nell'anima, e ciò accade poiché l'anima umana non è prigioniera della materia, ma al contrario la governa.[1]
  • Il medico... deve sempre far credere al paziente che si riprenderà, perché lo stato del corpo è legato allo stato della mente.[2]
  • Il medico ha successo se riesce a curare con i nutrienti, non con i medicamenti.[3]
  • La conversazione segreta è un incontro diretto fra Dio e l'anima, libera da ogni costrizione materiale.[4]
  • [La medicina] ha un lato sia teorico sia pratico.[5]

Citazioni su Avicenna[modifica]

  • Avicenna aveva affermato l'impossibilità di definire in assoluto il temperamento umano, che varia fra due limiti estremi secondo una latitudine relativa. Inoltre, ogni parte del corpo umano non ha una sua qualità se non in rapporto alle altre. (Giuseppe Bezza)
  • Bisogna negare [...] che si possa naturalmente riconoscere l'ente come il primo oggetto del nostro intelletto, secondo la completa indifferenza dell'ente nei confronti tanto del sensibile quanto del non sensibile, e [bisogna] anche [negare] ciò che dice Avicenna: che esso è naturalmente conosciuto. (Duns Scoto)
  • Nelle Vite di Avicenna scritte dai soliti biografi Arabi o fanatici per gli Arabi, due cose fermano l'attenzione dello storico imparziale. Primo, il portentoso il suprannaturale di che si vuol fregiare il nome di cotesto medico, in opposizione con quel triviale di uomo avvinazzato ed effeminato che muore vittima de' suoi vizii. In secondo luogo quel voler far passare per il Principe de' Medici un uomo che consumò quasi la metà della sua vita or fuggiasco, ora nascosto, ora carcerato, che non dette mai pubbliche lezioni, che non fu mai medico di nessun ospedale, e che eccettuato qualche Califfo o qualche di lui favorito o altro personaggio di corte, è molto verosimile, che pochi altri malati vedesse e curasse nella sua breve medica carriera. (Francesco Puccinotti)

Note[modifica]

  1. Da Liber de anima sive liber sextus de naturalibus. Citato in Marie-Louise von Franz, Psiche e materia, Bollati Boringheri, pp. 144-145. ISBN 978-88-339-0712-3
  2. Dal Kitab al-Ḥāwi fī l-ṭibb. Citato in AA.VV., Il libro della medicina, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 47. ISBN 9788858036730
  3. Dal Kitab al-Ḥāwi fī l-ṭibb. Citato in AA.VV., Il libro della medicina, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 49. ISBN 9788858036730
  4. Citato in AA.VV., Il libro della filosofia, traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 78. ISBN 9788858014165
  5. Citato in AA.VV., Il libro della medicina, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 48. ISBN 9788858036730

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