Bálint Balassi

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Bálint Balassi

Bálint Balassi o Balassy o Balassa, barone di Kékkő et di Gyarmat (1554 – 1594), poeta ungherese.

Citazioni di Bálint Balassi[modifica]

  • Gesù Cristo è morto per me. | Perché dunque dovrei disperarmi? | Signore, io sono stato un tuo soldato, | io ho marciato nella tua armata.[1][2]
  • Non rammentare più le mie colpe, | dimmi piuttosto così, Tu che sei la Bontà: | Eccomi qua, sono la tua salvezza, | ti sono accanto, non piangere più.[3]

Note[modifica]

  1. Citato in Folco Tempesti, Lirici ungheresi , scelti e tradotti da Folco Tempesti, con introduzione e note, Vallecchi Editore, Firenze, 1950, p. 23.
  2. Balassi pronunciò queste ultime parole prima di morire mentre gli venivano amputate le gambe colpite da una cannonata nell'assedio di Esztergom: «Christus mortuus est pro me et ego diffidam? Tuus miles fui, Domine! tua castra secutus sum». Cfr. Paolo Ruzicska, Storia della letteratura ungherese, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1963, p. 353.
  3. Citato in Paolo Ruzicska, Storia della letteratura ungherese, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1963, p. 354.

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