Bacchilide
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Bacchilide (516 a.C. – 451 a.C.), poeta greco antico.
Citazioni di Bacchilide
[modifica]- A pochi dei mortali fu dalla sorte concesso di passare bene tutta la vita e giungere alla canuta vecchiaia senza imbattersi nella sciagura.[1]
- A tutti i mortali il cielo impose degli affanni, a chi l'uno, a chi l'altro.[2]
- I caratteri degli uomini sono infinitamente diversi.[3]
- L'uno dall'altro uomo attinge la sua abilità così ora, come in antico. Non è infatti la più agevole impresa quella di scoprire porte di carmi non ancora detti.[4]
- Per dirla una volta per tutte, fra gli uomini anche una mente saggia si lascia vincere dal lucro.[5]
- Produce ai mortali la Pace grandi beni, ricchezza e il fiorire di canti soavi, e sugli adorni altari alla fiamma rosseggiante ardere agli dei cosce di bovi, e di capre irsute e i giovani dedicarsi alla palestra, ai flauti, alle serenate.
Nelle ferree maniglie degli scudi si stendono le tele dei bruni ragni; sulle acuminate lance e sulle spade dal doppio taglio domina la ruggine; delle bronzee trombe non s'ode il fragore; né si toglie per forza dalle ciglia il sonno soave che i nostri cuori conforta; di amabili simposj rigurgitano le strade, e canti d'amore risuonano.[6] - Un solo termine, una via di felicità è data ai mortali, se riesce a taluno di chiudere la vita serbando l'animo scevro di affanni. Ma chi rivolge la mente a mille cure, e giorno e notte si angustia nel cuore per ciò che ha da venire, sostiene una fatica senza frutto.[7]
Odi
[modifica]- Aver dal cielo un buon destino è per gli uomini il meglio. Può, bensì, la sventura abbattere talora il valente sotto il suo grave peso; ma, una volta superata, lo rende glorioso e adorno di un alto splendore.[8]
- [...] della ricchezza pure è grande il potere, poiché anche l'uomo da nulla essa rende valente.[9]
- [...] il tempo, che tutto doma, accresce sempre il pregio delle belle opere e distrugge le vane ingiurie degli avversari [...].[10]
- La speranza sottrae agli uomini il senno [...].[11]
Note
[modifica]- ↑ Fr. 25 Blass, p. 143.
- ↑ Fr. 13 Blass, p. 135.
- ↑ Fr. 34 Blass, p. 147.
- ↑ Da Peani, fr. 5 Blass, p. 133.
- ↑ Da Epinici, fr. 1 Blass, p. 129.
- ↑ Da Peani, fr. 4 Blass, p. 131.
- ↑ Da Prosodi, fr. 11 Blass, p. 133.
- ↑ Da A Cleoptomelos tessalo, vv. 1-6; p. 89.
- ↑ Da Ad un anonimo ateniese, vv. 49-50; p. 57.
- ↑ Da A Phyteas di Egina tessalo, vv. 205-206; p. 87.
- ↑ Da Ad Automete di Fliunte, vv. 17-18; p. 47.
Bibliografia
[modifica]- Le odi e i frammenti di Bacchilide, testo greco, traduzione e note a cura di Nicola Festa, Barbèra, Firenze, 1898.
Voci correlate
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