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Calipso

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Calipso (G. Hitchcock, 1906 ca.)

Calipso, personaggio della mitologia greca.

Citazioni di Calipso

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  • Il mio nome è Calipso | e ho vissuto sola | vivo su un'isola | e mi sveglio all'alba | molto tempo fa | lo vidi combattere contro il mare | sapevo che stava affogando | e lo presi con me | e ora oggi | giunge la luce del giorno | lui naviga lontano | dopo un'ultima notte | l'ho lasciato andare. (Suzanne Vega)
  • Immortale è chi accetta l'istante. Chi non conosce più un domani. Ma se ti piace la parola, dilla. Tu sei davvero a questo punto? [«Io credevo immortale che non teme la morte»] Chi non spera di vivere. [...] Qualcuna di noi resisté ai nuovi dèi; lasciai che i nomi sprofondassero nel tempo; tutto mutò e rimase uguale; non valeva la pena di contendere ai nuovi il destino. Ormai sapevo il mio orizzonte e perché i vecchi non avevano contesto con noialtri. [...] Non c'è vero silenzio se non condiviso. [...] Non vale la pena, Odisseo. Chi non si ferma adesso, subito, non si ferma mai più. Quello che fai, lo farai sempre. Devi rompere una volta il destino. Devi uscire di strada, e lasciarti affondare nel tempo... [...] Che cos'è vita eterna se non questo accettare l'istante che viene e l'istante che va? L'ebbrezza, il piacere, la morte non hanno altro scopo. Cos'è stato finora il tuo errare inquieto? (Cesare Pavese)
  • Spietati siete, dèi, e più di ogni altro gelosi, voi che invidiate le dee quando sposano un uomo che amano e apertamente dormono accanto a un mortale. (Odissea) [a Hermes]

Citazioni su Calipso

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  • Due dee, esperte in inganni, tessono: Circe e Calipso. (Roberto Peregalli)
  • Ed ecco usciva con la spola in mano, | d'oro, e guardò. Giaceva in terra, fuori | del mare, al piè della spelonca, un uomo, | sommosso ancor dall'ultima onda: e il bianco | capo accennava di saper quell'antro, | tremando un poco; e sopra l'uomo un tralcio | pendea con lunghi grappoli dell'uve. | Era Odisseo: lo riportava il mare | alla sua dea: lo riportava morto | alla Nasconditrice solitaria, | all'isola deserta che frondeggia | nell'ombelico dell'eterno mare. | Nudo tornava chi rigò di pianto | le vesti eterne che la dea gli dava. (Giovanni Pascoli)
  • Ed ella avvolse l'uomo nella nube | dei suoi capelli; ed ululò sul flutto | sterile, dove non l'udia nessuno: | – Non esser mai! non esser mai! più nulla, | ma meno morte, che non esser più! – (Giovanni Pascoli)
  • Per nove giorni vagai, la decima notte gli dei mi gettarono sull'isola Ogigia, dove vive Calipso dai bei capelli, la dea che parla con voce umana. Lei mi accolse ed ebbe cura di me. (Ulisse: Odissea)

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