Carboneria
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Citazioni sulla Carboneria.
- Dicesi che il seme di questa setta fosse portato dalla Germania in Napoli nell'anno mille settecento novantanove; certo si è che nel mille ottocento dieci e negli anni che seguirono, pronubo o tollerante il governo, il quale intendeva a farne strumento di autorità e di ambizione, la vennero disposando molti egregi uomini che la stimavano un mezzo di incivilimento, ed un propugnacolo degli ordini civili e delle moderne dottrine. (Luigi Carlo Farini)
- Gli affiliati alla Carboneria venivano reclutati in tutte le classi sociali. Nobili, artigiani, ufficiali, marinai, professori, soldati, studenti, e perfino donne focose ma rese discrete dalle delizie di quella politica romanzesca costituivano un'ardente confraternita d'ombre dove il coraggio e la sacralità dei giuramenti avevano il posto d'onore. (Jean Giono)
- La Carboneria crebbe all'ombra del Vaticano come la feccia antica saliva a insudiciare le stanze dei Cesari dalle adiacenti bassure; e ancora il marmista repubblicano abita in Borgo. (Vincenzo Cardarelli)
- [La Carboneria] non fu certo una scuola di educazione politica, e probabilmente è anche al suo esempio e modello che sono dovute le malformazioni della nostra democrazia e la sua intrinseca debolezza. Figli e nipoti dei Carbonari furono quei "notabili" che governarono l'Italia fino alla prima guerra mondiale e che, insieme a innegabili virtù, ebbero anche il vizio di considerare il Paese una "clientela" di Apprendisti esclusi dai "sacri travagli". (Indro Montanelli)
Voci correlate
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