Carla Urban

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Carla Urban (1951 – vivente), giornalista, conduttrice televisiva e autrice televisiva italiana.

«Con Minoli portai per prima i grandi chef in televisione. Minà si mise in sciopero e intervistai io Cassius Clay»

Intervista di Stefano Lorenzetto, Corriere della Sera, 30 settembre 2023.

  • Mio padre Emanuele era di origine tedesca. Negli anni Trenta fu uno dei primi annunciatori dell'Eiar. Quando nacqui, fece stampare il biglietto di una bimba che spuntava da un tronco. Il bosco del Tretto è la mia droga, mi rende equilibrata.
  • [Prima era squilibrata?] Completamente. Ero disperata per una gravidanza finita male e per una storia d'amore naufragata dopo quella con Maurizio Ferrini.
  • [Che cosa non funzionò con la signora Coriandoli?] Niente. Ci vogliamo bene. Maurizio è un genio. Sorgente pura. Anticipò l'era della fluidità. Fu un precursore anche come ultimo comunista. Solo che non eravamo giusti l'uno per l'altra.
  • [Chi l'assunse in Rai?] Un compagno di scuola mi segnalò che Giovanni Minoli preparava Blitz. Chiesi udienza. "Ti recluto, ancora non so con quale ruolo", mi stupì. Un talent scout fenomenale.
  • [E così si ritrovò a intervistare Muhammad Alì] Cassius Clay aveva accettato l'invito di Gianni Minà, che però quel giorno aderiva a uno sciopero. Toccò a me interrogarlo in inglese. Il pugile la prese male. Nella stessa puntata c'era Adriano Celentano, che alla fine fu generoso: "Quella tósa l'è propi brava". Non sapeva che dall'auricolare era stato Minà a imbeccarmi. E a incoraggiarmi: "Carletta, dai retta allo zio Gianni. Sii sempre te stessa, lasciati andare".

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