Adriano Celentano
Adriano Celentano (1938 – vivente), cantautore, ballerino, showman, attore, regista, produttore discografico e montatore italiano.
Citazioni di Adriano Celentano
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Io non «porto avanti» niente. Io mi batto per Cristo e contro l'inquinamento e il cemento.[fonte 1]
- È sempre difficile trovare la prima parola, specialmente se vuoi esprimere il tuo pensiero sull'amore. Non so quali e che tipo di parole usare; e ammesso che riesca a trovarle, leggendo magari qualche verso di Leopardi o di Dante Alighieri, non saprei come cominciare; se mettere prima la parola di uno e poi subito dopo quella dell'altro o addirittura tutte e due insieme: una sopra l'altra, in modo che la gente non pensi a due discorsi diversi.[1]
- In Italia c'è una legge che sono sicuro che è sbagliata. La legge che ci obbliga a donare gli organi. [...] Come fa lo stato a obbligarci a donare gli organi? Sulla legge è scritto che lo stato deve aspettare che l'encefalogramma è piatto. Così un bel giorno io mi posso svegliare in ospedale senza un braccio. "Avevi l'encefalogramma piatto", mi verrebbe comunicato. Adesso uno non può avere più neppure l'encefalogramma piatto.[2][fonte 2]
- Come credente e come persona che nella sua etica soggettiva pone la vita al primo posto non posso non reputare la donazione degli organi una straordinaria azione d'amore. Per chiarire questo equivoco nella prossima puntata del mio programma tornerò su questo argomento ribadendo entrambi i punti, la mia contrarietà a questa legge e il mio assoluto sostegno alla donazione.[2][fonte 3]
- Il Paradiso è un cavallo bianco che non suda mai.[fonte 4]
- Parlare senza dirsi niente è lento. Guardarsi negli occhi è rock.[fonte 5]
- Devo dire che seguo molto i critici quando si occupano di me [...] La cosa che ricordo più di tutte fu quando Giorgio Bocca, in quel famoso "Fantastico", disse che ero un cretino di talento [...] Secondo me ancora adesso lui non sa che volesse dire. Il fatto è che io sono sicuro di aver talento, ma adesso ho anche il dubbio di essere un po' cretino.[fonte 6]
- [Riferendosi agli ultrà] Deve partire da voi l'input primitivo. Dal fango nasce il fiore più bello. Se lo farete costringerete il potere a piegarsi agli ideali di amore, uguaglianza, bellezza. Obbligherete i politici a non commettere atti impuri e Mastella a una riflessione importante, a dire ho sbagliato a togliere l'indagine al magistrato che stava indagando su di me, lo rimetto al suo posto.[fonte 7]
- [Sul suicidio di Mario Monicelli] Io non credo che l'abbia fatto per stanchezza, io credo che l'abbia fatto per paura. [...] Però non bisogna aver paura. Non bisogna aver paura perché... perché se abbiamo paura in tanti poi la paura passa. L'importante è aver paura in compagnia.[fonte 8]
- Ma perché i musulmani non dovrebbero avere, per esempio, un posto dove andare a pregare? Ma che razza di cristiani siete, voi ciellini? Voi forse credevate di leggere il Vangelo e invece era il Corrierino dei Piccoli.[3]
- Stefano Rodotà è l'uomo che tutti aspettiamo.[fonte 9]
- [Riferito al matrimonio fra persone dello stesso sesso] Giusti i diritti civili anche nelle unioni omosessuali, ma il matrimonio è solo tra uomo e donna altrimenti si chiamerebbe "patrimonio".[fonte 10]
- [Sulla canzone "L'italiano" di Cutugno] Non lo canterò mai questo brano. Le persone sanno che sono un italiano vero, non c’è bisogno che lo dica nella canzone.[fonte 11]
Citazioni tratte da canzoni
[modifica]Per approfondire, vedi: Mina Celentano. |
- Io son ribelle | non mi piace | questo mondo | che non vuol | la fantasia... (da Il ribelle[4], 1959)
- Il tuo bacio è come un rock | che ti morde col suo swing. | È assai facile al knock-out | che ti fulmina sul ring. | Fa l'effetto di uno choc | e perciò canto così: | "Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh | il tuo bacio è come un rock". (da Il tuo bacio è come un rock[5], 1959)
- Non devi odiare il sole | perché tu non puoi vederlo, | ma c'è | ora splende su di noi. (da Pregherò[6], 1965)
- La fede è il più bel dono | che il Signore ci dà | per vedere lui | e allor: | tu vedrai. (da Pregherò[6], 1965)
- Ed abbiamo riso di lui | perché era diverso da noi | non abbiam pensato se lui | era meglio di noi | non abbiam capito che lui | era meglio di noi. (da Chi era lui[7], 1966)
- Prendo il giornale e leggo che | di giusti al mondo non ce n'è. | Come mai il mondo è così brutto!? | Sì! Siamo stati noi a rovinare | questo capolavoro sospeso nel cielo. (da Mondo in mi 7ª[8], 1966)
- Ogni atomica è una boccia | e i birilli son l'umanità... | Il capriccio di un capoccia | ed il mondo in aria salterà! (da Mondo in mi 7ª[8], 1966)
- Questa terra è il monopolio delle idee sbagliate, | qui si premiano quei films dove c'è un morto in più, | si divorano i romanzi con il vizio a rate, | c'è perfino corruzione dove c'è lo sport. (da Mondo in mi 7ª[8], 1966)
- [Grammelot] Prisencolinensinainciusol | In de col men seivuan | Prisencolinensinainciusol ol rait || Uis de seim cius nau op de seim | Ol uait men in de colobos dai | Trrr ciak is e maind beghin de col | Bebi stei ye push yo oh || Uis de seim cius nau op de seim | Ol uoit men in de colobos dai | Not s de seim laikiu de promisdin | Iu nau in trabol lovgiai ciu gen || In do camo not cius no bai for lov so | Op op giast cam lau ue cam lov ai | Oping tu stei laik cius go mo men | Iu bicos tue men cold dobrei goris || Oh sandei | Ai ai smai sesler | Eni els so co uil piso ai | In de col men seivuan | Prisencolinensinainciusol ol rait. (da Prisencolinensinainciusol/Disc Jockey, 1972[9])
La festa
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 1966, prodotto da Miki Del Prete.
- Deve capire che al sabato un uomo | non può restare senza donna e digiuno. (da Sabato triste[10], n. 5)
Il ragazzo della via Gluck
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 1966.
- Là dove c'era l'erba ora c'è | una città | e quella casa in mezzo al verde ormai | dove sarà? (da Il ragazzo della via Gluck[11], n. 1).
- Questo ragazzo della via Gluck | si divertiva a giocare con me. | Ma un giorno disse | "Vado in città" | e lo diceva mentre piangeva. | Io gli domando "Amico, non sei contento | vai finalmente a stare in città? | Là troverai le cose che non hai avuto qui. | Potrai lavarti in casa senza andar | giù nel cortile". (da Il ragazzo della via Gluck[11], n. 1)
- "Mio caro amico", disse, "qui sono nato | però in questa strada ora lascio il mio cuore". | "Ma come fai a non capire | è una fortuna per voi che restate | a piedi nudi a giocare nei prati, | mentre là in centro io respiro il cemento". | "Ma verrà un giorno che ritornerò | ancora qui | e sentirò l'amico treno che fischia così, "Uah uah"" (da Il ragazzo della via Gluck[11], n. 1).
- Passano gli anni, | ma otto son lunghi, | però quel ragazzo ne ha fatta di strada | ma non si scorda la sua prima casa | ora coi soldi lui può comperarla. | Torna e non trova gli amici che aveva | solo case su case, | catrame e cemento. (da Il ragazzo della via Gluck[11], n. 1).
Azzurro/Una carezza in un pugno
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 1968.
- A mezzanotte sai | che io ti penserò | ovunque tu sarai sei mia. | E stringerò il cuscino tra le braccia | mentre cercherò il tuo viso | che splendido nell'ombra apparirà. | Mi sembrerà di cogliere | una stella in mezzo al ciel | così tu non sarai lontano | quando brillerai nella mia mano. (da Una carezza in un pugno[11], n. 1)
- Ma non vorrei che tu | a mezzanotte e tre | stai già pensando a un altro uomo... | mi sento già sperduto e la mia mano | dove prima tu brillavi | è diventata un pugno chiuso sai. (da Una carezza in un pugno[11], n. 1)
- Cattivo come adesso | non lo sono stato mai. | E quando mezzanotte viene | se davvero mi vuoi bene | pensami mezz'ora almeno | e da un pugno chiuso una carezza | nascerà. (da Una carezza in un pugno[11], n. 1)
- Cerco l'estate tutto l'anno | e all'improvviso eccola qua. | Lei è partita per le spiagge | e sono solo quassù in città. | Sento fischiare sopra i tetti | un aeroplano che se ne va. (da Azzurro[12], n. 7)
- Azzurro, | il pomeriggio è troppo azzurro, | è lungo per me. | Mi accorgo | di non avere più risorse | senza di te, | e allora | io quasi quasi prendo il treno | e vengo, vengo da te, | ma il treno dei desideri, | nei miei pensieri all'incontrario va. (da Azzurro[12], n. 7)
- Sembra quand'ero all'oratorio | con tanto sole, tanti anni fa. | Quelle domeniche da solo | in un cortile, a passeggiar. | Ora mi annoio più di allora | neanche un prete per chiacchierar. (da Azzurro[12], n. 7)
- Cerco un po' d'Africa in giardino, | tra l'oleandro e il baobab, | come facevo da bambino, | ma qui c'è gente, non si può più, | stanno innaffiando le tue rose, | non c'è il leone, chissà dov'è... (da Azzurro[12], n. 7)
Le robe che ha detto Adriano
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, prodotto da Miki Del Prete, 1969.
- Gli uomini | Quasi cotti sono ormai | Per la cena atomica. | Io sono uno di quei pazzi in verità | Che giocherebbe ai dadi questa umanità | Perché non ho creduto mai | Che Lui ha creato tutti noi. (da L'uomo nasce nudo[11], n. 11)
- Perché tu donna vesti di bianco | Il tuo corpo è senza vergogna | Di guardarti mai non mi stanco | Come sei nessuno si sogna | È d'avorio la tua persona | È di giglio la tua purezza | Ogni sguardo tuo mi dona | Quella grande fede che c'è in te. (da L'uomo nasce nudo[11], n. 11)
Er più – Storia d'amore e di coltello
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, prodotto da Miki Del Prete, 1971.
- Solo pe amore nun se vive | Io ce l'ho scritto ner destino | Scorpito sulla mano | C'è n'antra cosa più importante | Pe quella ce se campa | Pe quella se more | Un omo vero pe l'onore | Se fa spaccà pur'anco er core | Perché la vita nun è vita | Se chi la deve vive | L'onore nun ce l'ha. (da Una storia d'amore e di coltello[13], n. 10)
I mali del secolo
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, prodotto da Miki Del Prete, 1972.
- Belli come noi | ben pochi sai | ce n'erano | e dicevano | quelli vengono | dalla campagna. | Ma ridevano | si spanciavano | già sapevano | che saremmo ben presto anche noi diventati come loro. (da Un albero di trenta piani, n. 2)
- Ma il Comune | dice che però la città è moderna, | non ci devi far caso | se il cemento ti chiude anche il naso, | la nevrosi è di moda: | chi non l'ha, ripudiato sarà. (da Un albero di trenta piani, n. 2)
Svalutation
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, prodotto da Clan Celentano, 1976.
- Cambiano i governi niente cambia lassù | c'è un buco nello Stato dove i soldi van giù | svalutation. (da Svalutation[14], n. 2)
- Nessuno che c'insegna a non uccidere c'è | si vive più di armi che di pane perché | assassination. (da Svalutation[14], n. 2)
- Ma quest'Italia qua | se lo vuole sa | che ce la farà | e il sistema c'è | quando pensi a te | pensa... | anche un po' per me. (da Svalutation[14], n. 2)
Un po' artista un po' no
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 1980.
- Quel vestito da dove è sbucato | che impressione vederlo indossato | se ti vede tua madre lo sai | questa sera finiamo nei guai. | E' strano ma sei proprio tu | quattordici anni o un po' di più. | La tua Barbie è da po' che non l'hai | e il tuo passo è da donna ormai. (da Il tempo se ne va[15], n. 4)
- Al tuo tempo è sempre un segreto | quante cose in un filo di fiato | e vorrei domandarti chi è | ma lo so che hai vergogna di me. | La porta chiusa male e tu | lo specchio, il trucco e il seno in su | e tra poco la sera uscirai | quelle sere non dormirò mai. (da Il tempo se ne va[15], n. 4)
- E intanto il tempo se ne va | e non ti senti più bambina | si cresce in fretta alla tua età | non me ne sono accorto prima. | E intanto il tempo se ne va | tra i sogni e le preoccupazioni | le calze a rete han preso già | il posto dei calzettoni. (da Il tempo se ne va[15], n. 4)
- Farsi donna è più che normale | ma una figlia è una cosa speciale | il ragazzo magari ce l'hai | qualche volta hai già pianto per lui. | La gonna un po' più corta e poi | malizia in certi gesti tuoi | e tra poco la sera uscirai | quelle sere non dormirò mai. (da Il tempo se ne va[15], n. 4)
- Votate il mio Partito | e specialmente per me | e dopo che ho riuscito | mi ricorto di te. (da Non se ne parla nemmeno[16], n. 6)
- "Morire d'amore" | sono parole che son solo da pellicola | eppure Signore c'è forse ancora chi | d'Amore ci muore. (da Spettabile Signore[15], n. 8)
- Eppure Amarsi, riavvicinarsi | è un passo breve come la neve | eppure il cielo non basta mai | azzurro e nero, azzurro e nero, azzurro e nero | quanto ne vuoi. (da Spettabile Signore[15], n. 8)
Uh... uh...
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 1982.
- State attenti cari amici | che le bestie siamo noi | ma il vero mostro è tra gli umani | e vuol distruggere ogni cosa. (da Uh... uh..., n. 5)
- E in tutto il mondo | si sente un grande profumo | che ogni fiore | sprigiona come un addio | lasciando all'uomo | il ricordo dei bei colori | che ormai più non vede. (da Uh... uh..., n. 5)
- Come d'incanto | al mio cospetto di scimmia | si sta spegnendo | il suono degli animali | e un gran silenzio | pervade tutta la terra | come il brontolio | di un tuono lontano. (da Uh... uh..., n. 5)
- Jungla di città | dove il Cristo in croce | è rimasto senza voce | c'è l'industria che produce | troppo cancro per la civiltà | e chi fuma già ce l'ha | e lo sa. (da Jungla di città, n. 6)
- Le bombe non cambiano idea. (da Jungla di città, n. 6)
- Nascono dei fiori che profumano di smog | scorie nucleari fanno andare gli autobus | maschere anti gas saremo tutti nel futuro. (da Uomo, n. 7)
- Vivere è un tiro alla fune | solo non ce la può fare | un uomo senza amore. (da Uomo, n. 7)
- Non è finito l'uomo | finché si nutre d'amore | finché c'è un litro di mare | mi sembrava di no quando lei se ne andò. (da Uomo, n. 7)
I miei americani
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 1984.
- Più felice di me è il contadino | e sai perché | perché la sua terra non può | tradirlo mai. (da Il contadino[17], n. 1)
- Se io potessi farei qualcosa in più | ma qualcosa che dico io | una pastiglia da far prendere alla gente | che la renda tutta quanta sorridente. (da Bisogna far qualcosa[18], n. 3)
- L'autostrada che va verso il mare | ma quale mare è una raffineria | si va via solo per ritornare | con addosso qualche nuova malattia. (da Bisogna far qualcosa[18], n. 3)
- Son vent'anni ma io lo canto ancora | non è protesta ma verità | E lui l'aveva detto state attenti | l'ha detto quasi due millenni fa... (da Bisogna far qualcosa[18], n. 3)
- Un film scoperto a caso | tra la pubblicità | ed un telegiornale | senza un po' di verità. (da Maledetta televisione[19], n. 6)
- Non piangere mai più che questo mondo | non è stato mai rotondo. | Tu carichi il fucile di chi ti spara | e dopo piangi se la vita è troppo amara. (da Questo vecchio pazzo mondo[20], n. 8)
- Oh no non sarai mai più triste | se hai labbra per bere allegria. (da Il cantante folle[21], n. 9)
- Oh no non sarai mai più uomo | se non guardi dentro di te | e scoprirai che la vita è | la canzone più bella che c'è | e c'è chi vuol cantarla con te | [...] | e soffrirai finché capirai | che il cantante più folle che c'è | è chi canta solo per sé. (da Il cantante folle[21], n. 9)
- You are my destiny | e non mi lascerai: | un vero angelo | non vola mai... (da Sei nel mio destino[22], n. 11)
Il re degli ignoranti
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 1991.
- Ma sì lo so: | una lotta è sempre un bello passatempo | se non altro ci dà l'illusione di sentirci in qualche modo costruttivi | anziché fantasticare le solite cazzate... no? (da Il re degli ignoranti, n. 1)
- Mentre invece voi | a furia di studiare | solo con la mente | avete tutti smarrito la via del cuor | restando lì | a scavare nel vuoto | mentre i vostri padri | con la scure in mano | distruggevano | la saggezza dei vostri nonni. (da Il re degli ignoranti, n. 1)
- Quando noi ignoranti | eravamo di più | in quel tempo ricordo che | tutto era più bello | e le vecchie strade libere | dalla schiavitù delle automobili | quando l'acqua del mar | era limpida e blu | ed era bello passeggiar dentro quella città. (da Il re degli ignoranti, n. 1)
- Formerete un movimento di scienziati e di artigiani | e gli architetti | muratori e falegnami | e tutti quanti faran parte | parte dell'osteria dell'arte | e l'unica violenza di voi studenti | per mutar le leggi ingiuste | sarà solamente un bel silenzio. (da Il re degli ignoranti, n. 1)
Arrivano gli uomini
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 1996.
- Io nell'amore | faccio due cose | spengo la luce | e amo le rose. (da Torno a settembre[23], n. 3)
Io non so parlar d'amore
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 1999, testi di Mogol (ad eccezione delle tracce 6, 9 e 12).
- Di certo non dovrei soffrir così | così inutilmente | solamente perché hai detto sì | stupidamente, stupidamente | con il cervello assente. (da Gelosia, n. 1)
- Amica mia | quanto costa una bugia | un dolore che dividiamo in due tra noi. | La gelosia | quando arriva non va più via | col silenzio tu mi rispondi che | col tuo pianto tu mi rispondi che | coi tuoi occhi tu mi rispondi che lo sai. (da Gelosia, n. 1)
- La gelosia | più la scacci e più l'avrai | tu eri mia | di chi sei più non lo sai. | Complicità | ma che gran valore ha | Sincerità | che fortuna chi ce l'ha! (da Gelosia, n. 1)
- Io non so parlar d'amore | l'emozione non ha voce | e mi manca un po' il respiro | se ci sei, c'è troppa luce. | La mia anima si spande | come musica d'estate | poi la voglia assai mi prende | e si accende con i baci tuoi. (da L'emozione non ha voce, n. 2)
- Io con te sarò sincero | resterò quel che sono | disonesto mai, lo giuro | ma se tradisci, non perdono. | Ti sarò per sempre amico | pur geloso come sa | io lo so mi contraddico | ma preziosa sei tu per me. (da L'emozione non ha voce, n. 2)
- Tra le mie braccia dormirai | serenamente | ed è importante questo sai | per sentirci pienamente noi. | Un'altra vita mi darai | che io non conosco | la mia compagna tu sarai | fino a quando so che lo vorrai. (da L'emozione non ha voce, n. 2)
- Due caratteri diversi | prendon fuoco facilmente | ma divisi siamo persi | ci sentiamo quasi niente. | Siamo due legati dentro | da un amore che ci dà | la profonda convinzione | che nessuno ci dividerà. (da L'emozione non ha voce, n. 2)
- Poi vivremo come sai | solo di sincerità | di amore e di fiducia | poi sarà quel che sarà. (da L'emozione non ha voce, n. 2)
- Io son partito poi così d'improvviso | che non ho avuto il tempo di salutare | l'istante è breve, ancora più breve | se c'è una luce che trafigge il tuo cuore. | L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore, | può darsi un giorno ti riesca a toccare, | con i colori si può cancellare | il più avvilente e desolante squallore. (da L'arcobaleno, n. 3)
- Son diventato sai il tramonto di sera | e parlo come le foglie d'aprile | e vibro dentro ad ogni voce sincera | e con gli uccelli vivo il canto sottile | e il mio discorso più bello e più denso | esprime con il silenzio il suo senso. (da L'arcobaleno, n. 3)
- Io tante cose non avevo capito | che sono chiare come stelle cadenti | e devo dirti che è un piacere infinito | portare queste mie valigie pesanti. (da L'arcobaleno, n. 3)
- Mi manchi tanto, amico caro, davvero | e tante cose son rimaste da dire. | Ascolta sempre e solo musica vera | e cerca sempre se puoi di capire. (da L'arcobaleno, n. 3)
- Mi domando se l'amore | è nelle pieghe di una gonna | o se è sparso per il cielo. (da Mi domando, n. 11)
Esco di rado e parlo ancora meno
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, prodotto da Clan Celentano, 2000.
- Sputa fuori il tuo segreto | Che se parli è cancellato | Quel che credi sia una bomba | Forse è solo una colomba. (da Apri il cuore[24], n. 2)
- Ma se un bivio un dì | ci aspettasse per dividerci così | che restassimo da soli | tu già sai che vivrei per aspettarti | io ti proteggerei lo sai | con il vento piano ti accarezzerei | con il primo raggio io ti sveglierei | ed io spero di saperti | lì con qualcuno, che possa amarti. (da Quello che non ti ho detto mai[25], n. 4)
- Io sono un uomo libero | né destra né sinistra | sogno ancora credendo di pensare | sogno ancora coi gomiti affacciato alla finestra. (da Io sono un uomo libero[26], n. 9)
- Ci sono cantanti a cui non si può credere | ci sono poeti che non si può raggiungere | qui tutti parlano e parlano | o peggio scrivono e scrivono | è cultura universale | o biblioteca comunale. (da Io sono un uomo libero[26], n. 9)
- Fra il celeste e il profetico | fra il religioso e il mistico | il maschio e la sua conquista | il puro e il diabolico | fra il politico e il possibile | il passero e l'azzurro profondo | il rosso e il suo tramonto | la voce e lo spirito | scelgo di camminare in silenzio accanto a te | vita mia. (da Io sono un uomo libero[26], n. 9)
- Esco di rado e osservo molto | come vedi | alla vita mi vendo tutto dalla testa ai piedi | la vita è un ballo verticale | si impara un passo al giorno | il prezzo dei passi sbagliati | è un brutto foglio di viaggio | e non c'è ritorno. (da Io sono un uomo libero[26], n. 9)
- Dimmi cosa cambia quando si ama e non si è amati, | o si è amati e non si ama cosa cambia. | Dimmi cosa resta di un amore che finisce, | o in un finale senza amore cosa resta. (da Le stesse cose[27], n. 10)
- Cambiano le mode, i discorsi e gli orizzonti, | ma è con noi che poi bisogna fare i conti. (da Le stesse cose[27], n. 10)
Per sempre
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, prodotto da Clan Celentano, 2002.
- Su confessa amore mio | io non sono più il solo, l'unico | hai nascosto nel cuore tuo | una storia irrinunciabile. (da Confessa[25], n. 1)
- Io non sono più il tuo pensiero | non sono più il tuo amore vero | sono il dolce col fondo amaro | che non mangi più. (da Confessa[25], n. 1)
- Ma perché tu sei un'altra donna | ma perché tu non sei più tu | ma perché non l'hai detto prima... | chi non ama non sarà amato mai. (da Confessa[25], n. 1)
- Che ne hai fatto del nostro bene? | E' diventato un freddo brivido | le risate, le nostre cene | scene ormai irrecuperabili. (da Confessa[25], n. 1)
- Quando viene la sera | e il ricordo pian piano scompare | la tristezza nel cuore | apre un vuoto più grande del mare | più grande del mare. (da Confessa[25], n. 1)
- Le paure son vietate | meglio viver le giornate. (da Più di un sogno[25], n. 3)
- No, io non sono altro che niente | valgo soltanto quel che dò | un uomo è solamente quel che sente | e l'amore della gente è tutto. (da Una luce intermittente[25], n. 5)
- E chissà che io non mi senta più felice senza te | e chissà che io non mi penta d'esser caduto dentro te. (da Dimenticare e ricominciare[25], n. 7)
- Tu sei quelli che son venuti prima | che in parte hai conosciuto, e quelli dopo | che non conoscerai, come una rima | vibrante e bella, però senza scopo. (da Vite[28], n. 8)
- Questo dolore | che vagli fra le maglie di un tuo cribro | svanisce un po' nel contemplare un fiore | si scorda fra le pagine di un libro. (da Vite[28], n. 8)
- Perché non si fa a meno di altre vite | anche rubate a pagine che sfogli | oziosamente, e ambiguo le hai assorbite | da fantasmi inventati che tu spogli | rivestendoti in loro piano piano | come se ti scoprissi in uno specchio | l'uomo a Dublino, o l'ultimo mohicano, | chi ai 25 si sentiva vecchio. | Perché la nostra è sufficiente appena | ne mescoliamo inconsciamente il senso; | siamo gli attori ingenui su una scena | di un palcoscenico misterioso e immenso. (da Vite[28], n. 8)
- Il passato è un'incognita che disegna i giorni che non vivremo mai. (da Pensieri nascosti[25], n. 9)
- E non sarà un bastone | né il fumo di un fucile | a fare forte un uomo, | a farlo meno vile. | Gli basterà una lacrima, | limpido segnale | che può sentire amore, | che può fuggire il male. | Gli basterà una lacrima, | visibile cammino | dal fondo della notte | al chiaro del mattino. (da I passi che facciamo[29], n. 10)
C'è sempre un motivo
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, prodotto da Clan Celentano, 2004.
- Non si gioca coi sentimenti | non ho giocato mai... | ma se dai retta a quel che senti, | quanti guai | io non volevo ferir nessuno | eppur l'ho fatto sai | chissà cosa darei... | ma è troppo tardi ormai. (da Ancora vivo[25], n. 2)
- L'entusiasmo che avevo quand'ero bambino | ogni tanto ritorna e mi esplode nel cuore | specialmente se a volte mi vieni vicino | e mi sento arrivare ondate d'amore. (da Ancora vivo[25], n. 2)
- Se guardo se sento è perché ci credo | se parlo e ascolto è perché ci vedo | adesso se pensi che sono appagato | hai fatto un errore non ho ancora finito. (da C'è sempre un motivo[27], n. 4)
- Se grido più forte è per farmi sentire | e poi mi conosci, non amo mentire. | Se cerco ancora la strada più breve | lavoro di notte, ne ho date di prove. (da C'è sempre un motivo[27], n. 4)
Dormi amore, la situazione non è buona
[modifica]Etichetta: Clan Celentano, 2007.
- La situazione di mia sorella... non è buona, la situazione politica non è buona, | la situazione spaziale non è buona, | la situazione della nostra terra non è buona, | la situazione dei miei capelli non è buona, | la situazione internazionale non è buona, | la situazione dell'acqua non è buona, | la situazione quando mi baci non è buona | ma la più grande sciagura sono gli architetti. (da La situazione non è buona[30], n. 4)
- Per le strade di Torino | polizia e malviventi sono tutti di una razza | sono figli degli stenti. (da Ragazzo del sud[31], n. 5)
- E mi sembra di dire | la voce arsa di Anna Magnani | che infonde speranza... | E mi sembra di udire | la voce calda di Anna Magnani | che intona una dolce melodia... (da Anna Magnani[32], n. 7)
Facciamo finta che sia vero
[modifica]Etichetta: Universal Music Group/Clan Celentano, 2011.
- I debiti uccidono | eccome, | diffida di chi ti vuole vendere, | specie quando dicono: | non importa se ora non paghi, | basta mettere una firma | sul mutuo | e diventerai un bel padrone del nulla. (da Il mutuo, n. 9)
Citazioni su Adriano Celentano
[modifica]- Adriano Celentano. Religioso e sensuale. Una via di mezzo tra Papa Giovanni e Brigitte Bardot. (Roberto Benigni)
- Cantare con Celentano è come giocare con Pelé: fantastico. (Massimo Moratti)
- Celentano è solo un fenomeno di grande talento scenico. (Nanni Loy)
- Celentano è un uomo fantastico. Mi colpì subito dal momento che mi fecero leggere il copione del film. Poi, conoscendolo meglio, ho potuto capire maggiormente la sua umanità. Apprezzare quella sua filosofia tascabile ma molto pura ed efficace. Adriano è migliore, per coerenza, di tanti altri supercervelloni. (Charlotte Rampling)
- [Sulle "prediche" televisive] È così com'è. Non dimentichiamo che insieme a Mina hanno dato una svolta alla canzone. Adriano crede in quello che dice. Non so se sia giusto o meno farle, ma lui è onesto ed è fatto così. (Renato Pozzetto)
- La "devolution", una parola che sembra inventata da Celentano. (Enzo Biagi)
- La trasmissione che mi ospita, come minimo, non perde ascolto. Perché gli ospiti vanno in televisione? Per promuovere qualcosa. Ma io sono un dilettante rasoterra al confronto di Celentano. La parte più fantastica dei suoi contratti con la Rai non è la barca di miliardi che gli danno. Con uno starnuto di Celentano ci paghiamo un anno di Porta a porta, ma che dire degli spot che gli fanno per sei mesi, dei dischi che promuovono? (Bruno Vespa)
- Per me papà e mamma restano un mistero. Me ne sono andata via a 18 anni non perché li odiassi, ma loro erano troppo giovani per avere tre figli e gli artisti sono troppo presi da se stessi. (Rosalinda Celentano)
- [Su Mina e Adriano Celentano] Sono i primi a giocare con le loro immagini. Entrambi sono stati degli antesignani, prima di Madonna e Lady Gaga. (Massimiliano Pani)
- Celentano era il personaggio chiave. Io non potevo emergere da solo. Una parentela tanto comoda quanto scomoda.
- Purtroppo il mio nome è sempre stato legato, troppo legato, a quello di Adriano Celentano. All'inizio della carriera fu una vera fortuna per me. Infatti mio zio mi ha insegnato molto, mi ha aiutato molto. E per questo gli sarò sempre riconoscente. Tuttavia alla fine tutto ciò che facevo dipendeva da lui.
- Un uomo eccezionale, unico, carismatico, positivo, veramente di gran talento. Da bambini eravamo sempre insieme. Ci volevamo tanto bene. Giocavamo sempre per strada, in via Gluck; due ragazzini vivaci, scatenati. Penso inoltre che Adriano sia un uomo molto affascinante.
Note
[modifica]- ↑ Da Il re degli ignoranti, Arnoldo Mondadori, Milano, 1991, p. 53. ISBN 8804351152
- ↑ a b Il monologo di Celentano sui trapianti d'organo e sulla legge italiana del "silenzio-assenso" è stato oggetto di numerose critiche nei giorni successivi, come quelle arrivate da Alberto Castagna, Umberto Veronesi e Fabio Fazio. Celentano ha poi precisato con un intervento successivo la sua posizione sull'argomento dichiarandosi favorevole alla donazione d'organi ma contrario alla legge italiana del silenzio-assenzio.
- ↑ Dichiarazione alla trasmissione televisiva Annozero, 26 maggio 2011. Citato in La telefonata di Celentano ad Annozero, ilpost.it, 27 maggio 2011.
- ↑ Testo di Gian Carlo Testoni.
- ↑ Testo di Piero Vivarelli e Lucio Fulci.
- ↑ a b Testo di Don Backy; sulla musica di Stand by me di Ben E. King.
- ↑ Testo di Miki Del Prete e Mogol.
- ↑ a b c Testo di Miki Del Prete, Luciano Beretta e Mogol.
- ↑ Citato in Elida Porcelluzzi, Testo Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano, cover a Sanremo 2021/ Hit del 1973, ilsussidiario.net, 4 marzo 2021.
- ↑ Testo di Miki Del Prete.
- ↑ a b c d e f g h i Testo di Miki Del Prete e Luciano Beretta.
- ↑ a b c d Testo di Vito Pallavicini.
- ↑ Testo di Sergio Corbucci.
- ↑ a b c Testo di Luciano Beretta, Vito Pallavicini e Adriano Celentano.
- ↑ a b c d e f Testo di Cristiano Minellono e Claudia Mori.
- ↑ Testo di Cristiano Minellono.
- ↑ Traduzione di Hold On I'm Comin' di Sam and Dave.
- ↑ a b c Traduzione di These Boots Are Made for Walkin' di Nancy Sinatra.
- ↑ Traduzione di That's Alright Mama di Elvis Presley (testo di Arthur "Big Boy" Crudup).
- ↑ Traduzione di Eve of Destruction di Barry McGuire.
- ↑ a b Traduzione di The Great Pretender dei The Platters.
- ↑ Traduzione di You Are My Destiny di Paul Anka.
- ↑ Testo di Corrado Conti e Matteo Maria Pace.
- ↑ Testo di Mogol e Cheope.
- ↑ a b c d e f g h i j k l Testo di Mogol.
- ↑ a b c d Testo di Ivano Fossati.
- ↑ a b c d Testo di Carlo Mazzoni.
- ↑ a b c Testo di Francesco Guccini. Canzone interpretata poi, in una versione leggermente diversa, dallo stesso Guccini nell'album Ritratti (2004).
- ↑ Testo di Pacifico.
- ↑ Testo di Tricarico.
- ↑ Testo di Domenico Modugno.
- ↑ Testo di Vincenzo Cerami.
Fonti
[modifica]- ↑ Dall'intervista in Roberto Gervaso, La mosca al naso, Rizzoli, Milano, 1980, p. 28.
- ↑ Dalla prima puntata del programma televisivo 125 milioni di caz..te, andata in onda il 26 aprile 2001 su Rai Uno; citato in Giulio Benedetti, «Sulla donazione di organi sbaglia, pensi a chi sta per morire», Corriere della Sera, 27 aprile 2001.
- ↑ Citato in Veronesi contro Celentano "Uno schiaffo alle donazioni", Repubblica.it, 28 aprile 2001.
- ↑ Citato in Aldo Grasso, Celentano e l'inutile adulazione, Corriere della Sera, 10 maggio 2005.
- ↑ Da RockPolitik, terza puntata, 4 novembre 2005.
- ↑ Da Che tempo che fa, 2 novembre 2006.
- ↑ Dal programma televisivo La situazione di mia sorella non è buona, 26 novembre 2007; citato in Alessandra Vitali, Celentano, canzoni e provocazioni "Ultrà, siate motore del cambiamento", la Repubblica, 26 novembre 2007.
- ↑ Citato in Adriano Celentano alla Ripamonti intervistato dagli studenti, QuiComo.it, 8 dicembre 2010.
- ↑ Dal blog personale; citato in L'endorsement di Celentano: "Stefano Rodotà è l'uomo che tutti aspettiamo, quotidiano.net, 17 aprile 2013.
- ↑ Da Il matrimonio, Il mondo di Adriano, 20 gennaio 2016.
- ↑ Citato in Toto Cutugno/ “La malattia? Ora sto bene però ai miei concerti devo…” (Verissimo), Il Sussidiario, 6 giugno 2020.
Filmografia
[modifica]- Il tempo si è fermato (1958)
- La dolce vita (1960)
- Urlatori alla sbarra(1960)
- Il monaco di Monza (1963)
- Le cinque giornate (1973)
- Di che segno sei? (1975)
- Sabato, domenica e venerdì (1979)
- Il bisbetico domato (1980)
- Asso (1981)
- Innamorato pazzo (1981)
- Grand Hotel Excelsior (1982)
- Segni particolari: bellissimo (1983)
- Sing Sing (1983)
- Lui è peggio di me (1985)
- Il burbero (1986)
Voci correlate
[modifica]- Claudia Mori – moglie
- Rosita Celentano – figlia
- Rosalinda Celentano – figlia
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Adriano Celentano
- Commons contiene immagini o altri file su Adriano Celentano
Opere
[modifica]- La festa (1966)
- Il ragazzo della via Gluck (1966)
- Azzurro/Una carezza in un pugno (1968)
- Le robe che ha detto Adriano (1969)
- Er più - Storia d'amore e di coltello (1971)
- I mali del secolo (1972)
- Svalutation (1976)
- Un po' artista un po' no (1980)
- Uh... uh... (1982)
- I miei americani (1984)
- Il re degli ignoranti (1991)
- Arrivano gli uomini (1996)
- Io non so parlar d'amore (1999)
- Esco di rado e parlo ancora meno (2000)
- Per sempre (2002)
- C'è sempre un motivo (2004)
- Dormi amore, la situazione non è buona (2007)
- Facciamo finta che sia vero (2011)