Caronte
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Caronte, traghettatore dell'Ade nella mitologia greca e romana.
Citazioni su Caronte
[modifica]- Caronte toglieva spesso dalle bocche dei morti parole che vi erano state messe dentro. (Stanisław Jerzy Lec)
- È guardïano | e passeggiero a questa riva imposto | Carón demonio spaventoso e sozzo, | a cui lunga dal mento, incolta ed irta | pende canuta barba. Ha gli occhi accesi | come di bragia. Ha con un groppo al collo | appeso un lordo ammanto, e con un palo, | che gli fa remo, e con la vela regge | l'affumicato legno, onde tragitta | su l'altra riva ognor la gente morta. | Vecchio è d'aspetto e d'anni; ma di forze, | come dio, vigoroso e verde è sempre. (Publio Virgilio Marone, Eneide)
- Se è ver, c'a un cenno del crudel Caronte | in un con noi su la funesta barca | la rimembranza degli affanni varca | di là dall'altra sponda di Acheronte. (Faustina Maratti)
- Ed ecco verso noi venir per nave | un vecchio [Caronte], bianco per antico pelo, | gridando: "Guai a voi, anime prave! || Non isperate mai veder lo cielo: | i' vegno per menarvi a l'altra riva | ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo. || E tu che se' costì, anima viva, | pàrtiti da cotesti che son morti". | Ma poi che vide ch'io non mi partiva, || disse: "Per altra via, per altri porti | verrai a piaggia, non qui, per passare: | più lieve legno convien che ti porti".
- Quinci fuor quete le lanose gote | al nocchier de la livida palude, | che 'ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
- Caron dimonio, con occhi di bragia | loro accennando, tutte le raccoglie; | batte col remo qualunque s'adagia.