Cecil Roth

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Cecil Roth (1899 – 1970), storico e insegnante britannico.

Citazioni di Cecil Roth[modifica]

  • Oggi la Comunità di Venezia è scaduta dalla sua antica gloria. [...] Pochissimi discendenti dei primitivi abitatori sono rimasti nel Ghetto che ora è quasi esclusivamente occupato da famiglie cristiane. [...] Eppure il Ghetto [...] è oggi in gran parte qual era tre secoli fa. [...] Non è necessario possedere una gran fantasia per ripopolare queste anguste corti colle persone dal cappello rosso che le abitarono nel periodo del Ghetto [...]. Si potrebbero ancora dipingere i tre banchi del Ghetto Nuovo – quello rosso, quello giallo e quello verde – circondati da una folla di gente in subbuglio desiderosa di ottenere o di offrire un prestito. Un po' più lontano dagli altri stanno mercanti levantini in turbante ed azzimati profughi di Spagna e di Portogallo [...]. [Non vi è nessuna comunità nel mondo moderno] che possa gareggiare per sentimento di ebraicità, per fascino pittorico, per calore di umanità con quella che fu la Venezia ebraica nell'età del suo splendore.[1]

Note[modifica]

  1. Da Gli ebrei in Venezia, traduzione di Dante Lattes, P. Cremonese, Roma, 1933, pp. 421-423; citato in Sara Civai, Immagini letterarie del Ghetto di Venezia tra il XX e il XXI secolo, p. 11, unive.it.

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