Cesare Abbelli

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Cesare Abbelli (1604 – 1683), poeta italiano.

  • Di quanto i' deggio al tuo cortese affetto / darti mai segno il mio destin mi toglie, / ma fin di là dal fiume onde si scioglie / ogni membranza, io te membrar prometto.[1]
  • Mentre da la verde treccia / lieto cultor su le ramose braccia / i bei racemi ad or ad or distreccia, / gioir, Fillide, impara; e perch’io faccia / poi vendemmia d'amor, meco t'intreccia, / come vite gentil ch'il tronco abbraccia.[2]

Incipit di Liriche[modifica]

Fatto ai raggi del Sol maturo alfine,
de la feconda vite il biondo incarco
omai del grave peso incurva l’arco,
perché si sciolga il pampinoso crine.

Note[modifica]

  1. Da Alla Luna andando di notte alla S.D. in Villa.
  2. Da La vite.

Bibliografia[modifica]

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