Claus Leitzmann

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Claus Leitzmann (1933 – vivente), nutrizionista, ricercatore e docente tedesco.

Vegetariani[modifica]

Incipit[modifica]

I regimi alimentari vegetariani stanno suscitando un crescente interesse. Solo pochi anni fa, chi seguiva una dieta vegetariana veniva spesso deriso o etichettato come "matto" e "fanatico paladino del mondo". I vegetariani erano considerati persone deboli e cagionevoli per via del loro colorito pallido e, a causa dello scarso apporto di sostanze nutritive, non sembravano in grado di raggiungere prestazioni elevate né per quanto riguarda le attività fisiche, né, tanto meno, per quelle mentali.

Citazioni[modifica]

  • Resta il fatto che il vegetariano o la vegetariana tipo non esistono. Troppo diverse sono le motivazioni che spingono le persone a optare per un'alimentazione vegetariana. Una decisione simile dipende da esperienze, aspettative, condizioni di vita e riflessioni differenti. I motivi che animano una scelta vegetariana non sono costanti nel tempo e possono variare. (p. 10)
  • Le notizie sempre più frequenti di animali allevati, trasportati e macellati senza alcuna dignità inducono un numero crescente di persone a rivisitare il proprio rapporto con gli animali. Le persone sensibili a motivazioni di carattere etico accordano loro diritti finora attribuiti esclusivamente agli uomini, come il diritto all'integrità fisica. (pp. 10-11)
  • La ragione principale, e assieme la più antica, che spinge un individuo a diventare vegetariano, è la convinzione etica che sia sbagliato far soffrire e uccidere gli animali. (p. 13)
  • All'interno delle diverse religioni si può facilmente riscontrare la seguente tendenza: tanto più antica è la religione, ovvero gli eventuali scritti e insegnamenti che ne sono alla base, tanto più frequentemente si trovano indicazioni sul rispetto per tutti gli esseri viventi. Nell'induismo, per esempio, una delle religioni più antiche, i riferimenti al vegetarismo sono molto precisi. (pp. 19-20)
  • Per molti cristiani, vegetariani convinti, il quinto comandamento «non uccidere» è un'esplicita professione di vegetarismo. (p. 21)
  • In passato, alle fibre venivano attribuite caratteristiche negative, erano infatti considerate un "peso" inutile, da assumere in minima quantità. Questa concezione è profondamente cambiata nel corso degli ultimi decenni. Evidentemente, esiste un legame sostanziale tra un basso consumo di fibre e l'insorgenza di diverse malattie legate alla civilizzazione. (p. 85)
  • Le ricerche hanno rilevato che, grazie all'elevato consumo di alimenti vegetali, l'apporto di fibre nei vegetariani è nettamente superiore al valore di riferimento. Come prevedibile, il valore più elevato si registra fra i vegetaliani. Un sostanziale apporto fibroso può essere la ragione per cui fra i gruppi di vegetariani è molto più rara l'insorgenza di malattie legate alla civilizzazione, come l'arteriosclerosi, il diabete mellito e il cancro all'intestino crasso. (p. 87)

Bibliografia[modifica]

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