Collaudatore
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Citazioni sui collaudatori.
- Un buon pilota doveva essere anche un bravo collaudatore. Allora tutti tecnici di una squadra corse, qualsiasi fosse il loro settore di appartenenza, "dipendevano" esclusivamente dalle informazioni che venivano fornite dal pilota, in base alle proprie impressioni ed esperienza. Non esistevano sofisticati strumenti elettronici, o altro, che potessero aiutare il tecnico ad individuare la strada da percorrere. Nei rally, dal momento che il campo d'azione era così vasto, non era facile fornire delle informazioni precise ed utili. Le prove avvenivano su strada e, per questo, le condizioni non erano mai omogenee: piste strette, larghe, tortuose, veloci, salita, discesa; asfalti: abrasivi, lisci, sporchi; superficie d'aderenza: asciutto, bagnato, sterrato, fango, neve e ghiaccio. Quando arrivai nel 1966 a far parte della Squadra Corse Lancia, alle prove tecniche partecipavano tutti i piloti in quel momento a sua disposizione. Ma durò poco, perché troppe informazioni e soprattutto diverse tra loro, finivano per disorientare gli ingegneri. Dopo un po' di tempo, sulla base della sensibilità e capacità dimostrata nel comunicare, e trasmettere al tecnici informazioni credibili, in casa Lancia individuarono nel sottoscritto il "collaudatore" unico al quale affidare questo delicato compito. A me piaceva molto dedicarmi alla messa a punto della vettura, ma ero consapevole anche che accettando quest'incarico mi assumevo una grande responsabilità. Anche perché tutte le modifiche o cambiamenti che facevo fare, venivano trasferiti su tutte le vetture della squadra; in più era un lavoro molto faticoso sul piano fisico e mentale. Quanti giorni e soprattutto quante notti (era più facile chiudere dei tratti di strada) ho trascorso sulle strade di mezzo mondo! (Sandro Munari)
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