Colombano di Bobbio

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San Colombano di Bobbio

San Colombano di Bobbio (540 circa – 615), monaco, abate e missionario irlandese.

Citazioni di Colombano di Bobbio[modifica]

  • O Signore Iddio, sradicate, estirpate dalla mia anima tutto ciò che il nemico vi ha piantato. Togliete dal mio cuore e dalle mie labbra tutta l'iniquità, datemi l'intelligenza e l'abitudine del bene, affinché in opere e verità io non serva che Voi solo: io sappia compiere i precetti del Cristo e cercare Voi, o mio Dio! Accordatemi la memoria, la carità, la fede. Signore operate in me il bene e donatemi ciò che Voi giudicate essermi utile. Amen.[1]

Istruzioni[modifica]

  • Dio è dappertutto; egli è immenso e dovunque presente, secondo quanto egli ha detto di se stesso: Io sono un Dio vicino e non un Dio lontano (cfr. Ger 23, 23).
  • Non cerchiamo dunque Dio come se stesse lontano da noi, perché lo possiamo avere dentro di noi.
  • Se dunque qualcuno vuol conoscere quello che deve credere, deve rendersi conto che non potrà capire di più parlandone, che credendo.

[AAVV, Liturgia horarum iuxta ritum Romanum, Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972]

Citazioni su Colombano di Bobbio[modifica]

  • Da tutti fu bene accolto e favorito, sebbene non sempre da tutti egualmente, né mai cessasse di annunziar loro, come le più consolanti, così ancora le più gravi e le più tremende verità del Vangelo. E come tutti ne furono lieti que' che l'udirono con modestia e docilità, così ne andarono tristi, anzi perduti quelli che resistettero alle di lui apostoliche esortazioni. Non gli mancò in Teodorico il suo Erode, né in Brunechilde la sua Erodiade, i quali, se gli negarono la corona del martirio, non lo privarono di quella della persecuzione, ch'ei tollerò col petto dei Battista, dei Grisostomi e dei Tommasi da Cantorbery. (Antonio Maria Gianelli)
  • Fu monaco e anacoreta, ma seppe unire alle virtù del chiostro le palme dell'apostolato. Non mancò di molta erudizione, e lasciò alcuni scritti non ispregievoli, oltre a quelli che andaron perduti. Illustrò colla sua predicazione la Francia, gran parte della Germania e dell'Italia, e forse ancora dell'Inghilterra e della Scozia. Fondò un ordine religioso, e non pochi monasteri, e lasciò loro una regola di straordinaria santità e perfezione. Non si saprebbe ben dire se fosse più grande la fama delle sue virtù, o quella dei suoi miracoli; ma è indubitato che tanto in questi, quanto in quelle fu sorprendente ed insigne. (Antonio Maria Gianelli)

Note[modifica]

  1. Citato in 1400° anniversario della morte di San Colombano di Bobbio, vaticanstate.va, 19 novembre 2015.

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