Coppa del Mondo femminile 1971

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Citazioni sulla Coppa del Mondo femminile 1971.

  • È stato incredibile, un'organizzazione pazzesca. Abbiamo dormito nei migliori hotel, visto posti bellissimi. A Città del Messico abbiamo giocato con l'ossigeno il primo giorno perché la città è a 2200 metri sul livello del mare. Le città erano in fermento per questo Mondiale, la gente per strada cercava di comprare i biglietti e le maglie delle giocatrici, sono rimasta impressionata soprattutto dai messicani, un attaccamento alla maglia e al Paese notevoli. Pensa che la sera prima della semifinale i tifosi si sono messi sotto il nostro hotel e hanno fatto casino tutta la notte per non farci dormire. [...] [«Quella partita però non finì bene»] No, infatti, ricordo ancora tutti i pezzi di ghiaccio che mi hanno lanciato in testa dagli spalti a fine partita. Eravamo furibonde, ci avevano rubato la partita annullandoci quei gol. Tra l'altro l'arbitro ha fischiato la fine dieci minuti prima e c'erano tutti i presupposti per far rigiocare la gara, ovviamente non accadde. Quel Mondiale è stato organizzato dai messicani, loro volevano guadagnare, secondo te chi doveva passare, noi o il Messico? Non avrebbero riempito lo stadio per la finale se il Messico non si fosse qualificato e di conseguenza non avrebbero guadagnato. [...] Tra l'altro la cosa che mi ha fatto rimanere più male è che quando siamo tornate in Italia dopo il Mondiale nessuno ci ha più considerate, come se dall'oggi al domani il calcio femminile avesse smesso di esistere. Per carità, sapevamo di esser solamente una palla al piede per il maschile, però prima i giornali ne parlavano, nel bene e nel male, poi nemmeno più quello. (Elena Schiavo)
  • Non potrò mai dimenticare la partita giocatasi allo stadio "Azteca" di Città del Messico nel 1971 per il Mondiale [seconda edizione del Trofeo "Martini & Rossi", ndr]. Al di là di come andò la partita contro le padrone di casa [la direzione dell'arbitro Frere risultò molto penalizzante nei confronti delle azzurre, ndr] sugli spalti c'erano più di 100.000 persone. Se ci penso mi sembra di sentire ancora i loro cori e le loro urla: quando battevano i piedi per terra sembrava che venisse giù lo stadio! (Elena Schiavo)

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