Crisi di Suez

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Carro armato egiziano distrutto

Citazioni sulla crisi di Suez.

  • Ci riprendiamo quello che era nostro, perché il Canale fu scavato dai lavoratori egiziani e con denaro egiziano. (Gamal Abd el-Nasser)
  • Cittadini, oggi entriamo nel quinto anno della nostra rivoluzione. Abbiamo trascorso quattro anni di lotta; abbiamo lottato per cancellare le tracce del passato, dell'imperialismo e del dispotismo, dell'occupazione straniera e della tirannide interna [...] L'imperialismo tenta di minacciare il nostro nazionalismo, indebolendo l'arabismo e tentando di separarci con tutti i mezzi [...] Oggi non vogliamo più ripetere il passato. La Compagnia per il Canale di Suez era divenuta uno Stato nello Stato [...] Elimineremo il passato riguadagnando i nostri diritti sul Canale di Suez. Questi soldi sono nostri e questo Canale appartiene all'Egitto. [...] Quest'anno, sui cento milioni di dollari che il Canale ha fruttato, l'Egitto ne ha avuti tre; il nostro denaro non andrà più all'estero; il nostro denaro servirà per la Grande Diga [...] Il canale di Suez deve servire al benessere dell'Egitto, non al suo sfruttamento. Veglieremo sui diritti di ciascuno [...] In Egitto non esisterà altra sovranità che non sia quella del popolo egiziano; un popolo che avanza compatto contro tutti gli aggressori e le congiure degli imperialisti sulla via della costruzione e dell'industrializzazione. Realizzeremo una gran parte delle nostre aspirazioni e costruiremo effettivamente il nostro paese, poiché non esiste più nessuno che si possa ingerire negli affari dell'Egitto. Oggi siamo liberi e indipendenti. (Gamal Abd el-Nasser)
  • È vero che l'Egitto aveva il diritto di nazionalizzare il Canale, ma anche le altre nazioni avevano il diritto di mandare le proprie navi per tale via di comunicazione marittima con l'Oriente... Ripetiamo: Nasser aveva tutto il diritto di nazionalizzare Suez, ma il suo sistema di farlo è stato sbagliato. (Jawaharlal Nehru)
  • Il problema per Suez non sarebbe sorto, oppure si sarebbe presentato con aspetti meno preoccupanti, se non vi fosse stato in alcuni Paesi e negli ultimi tempi, un indebolimento dello slancio di solidarietà europea e occidentale. (Giuseppe Pella)
  • L'imperialismo, oggigiorno, ci impone una nuova e crudele battaglia per quale sta preparando ogni mezzo d'aggressione in suo possesso prima della crisi di Suez, questo fin da quando si rese conto della fermezza della coscienza rivoluzionaria araba e del fatto che le capacità popolari in alcune regioni arabe si sono bene organizzate. Ciò significa che questa battaglia è degli Arabi, prima anche che degli imperialisti. Il legittimo e naturale risveglio degli Arabi verso la strada della liberazione e del progresso forma, già di per sé, un grande pericolo per gli interessi dell'imperialismo e per la sua esistenza, non solo nella patria Araba ma nel mondo intero. (Michel Aflaq)
  • Un paese sovrano – l'Egitto – è stato attaccato, il suo esercito è stato distrutto, migliaia di egiziani sono stati uccisi e molte città ed entità egiziane sono state distrutte, e tutto questo solamente perché l'Egitto voleva nazionalizzare il Canale di Suez. (Muʿammar Gheddafi)

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