Désiré-Joseph Mercier
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Desiré-Félicien-François-Joseph Mercier (1851 – 1926), cardinale, arcivescovo e filosofo belga.
Citazioni di Désiré-Joseph Mercier
[modifica]- Da lungo tempo io ardevo dal desiderio di fare la conoscenza personale di quest'uomo insigne [Alfonso Capecelatro], e dacché io ebbi l'onore di occupare l'ultimo posto del Sacro Collegio, che il nome e le opere di Lui illustrano da un quarto di secolo, il mio desiderio si raddoppiò.
Ricordo vivamente l'emozione che io sentii quando, nel marzo dell'anno scorso, mi trovai finalmente in presenza del venerabile vegliardo.
Egli, ha conservato tutto il vigore del suo pensiero, il suo occhio è rimasto penetrante; la sua parola, anche in francese, d'una eleganza accademica, è sempre piena di grati ricordi, il suo accento è comunicativo, e quando dalla sua solitudine di Capua Egli spazia lo sguardo scrutatore sul mondo cattolico e si domanda a che punto sono in Inghilterra e negli Stati Uniti, in Germania, in Francia, nel Belgio, gli interessi della Chiesa, i suoi interlocutori sentono che il cuore di Lui batte più forte, la sua parola si riscalda e si colorisce, le aspirazioni si elevano ma con una tinta di melanconia, da cui l'anima sua non può sentirsi libera.[1] - Io dubito che al presente esista nel mondo cattolico un uomo il quale sintetizzi, in egual grado del Cardinale Capecelatro, gli interessi vitali della Chiesa.
Sacerdote innanzi tutto, discepolo fedele dei Santi Filippo Neri e Alfonso de' Liguori, dei quali egli ha, in forma tanto elevata, esposta la storia edificante, ha messo sempre tra le prime cure del suo zelo apostolico la formazione morale e religiosa del suo clero e più specialmente quella dei giovani leviti del Santuario.
Ministro e soldato della Chiesa e fiero patriota a un tempo, egli ha potentemente conferito al decoro dell'alto clero nella sua bellissima patria, l'Italia.
I suoi numerosi scritti pieni di attrattiva e di dottrina, occupano uno dei primi posti nella letteratura religiosa di questi ultimi 50 anni.[1]
Citazioni su Désiré-Joseph Mercier
[modifica]- Vedo la sua preghiera; ha in qualche modo una bella forma, ma povera di contenuto. [...] E nondimeno è zelante, fa attenzione ad ogni nuova idea, è un buon interlocutore, vuol servire la Chiesa e Dio e lavora per l'unità della fede che sarebbe, al tempo stesso, unità della Chiesa. Di una Chiesa tuttavia in cui prevarrebbe la forma e a cui verrebbe a mancare il fervore interiore, perché proprio lui sarebbe incapace di farlo bruciare in se stesso e di accenderlo negli altri.
Possiede un giudizio umano sano per ciò che è possibile o impossibile nella situazione ecclesiale. Ma la sua opera non penetra fino in fondo, perché lui non prega profondamente. (Adrienne von Speyr)
Note
[modifica]- ↑ a b Dalla lettera per il 25° anniversario di cardinalato di Alfonso Capecelatro; citato in Il buon cuore, anno X, n. 19, 6 maggio 1911, Educazione ed Istruzione, p. 149.
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