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Daniele Bagnoli

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Daniele Bagnoli (1953 – 2024), allenatore di pallavolo italiano.

Citazioni su Daniele Bagnoli

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  • Daniele Bagnoli è stato uno dei miei migliori amici: sotto rete, in palestra. L'ho ammirato e apprezzato tantissimo come coach, credo che negli Anni '90 tra Modena e Treviso abbia espresso qualcosa di raro, se non di unico, nella conduzione di grandi squadre. Ha vinto tutto quello che era immaginabile vincere con i club [...]. Io gli ho voluto bene e sono stato contento di poter condividere con lui tanti momenti felici. Uno in particolare non lo riguardò come allenatore. Eravamo al Mondiale del 1998 in Giappone, quello del terzo storico titolo iridato consecutivo dell'Italia maschile, e lui si imbucò tra i giornalisti in tribuna stampa. Era accanto a me e ci abbracciammo all'ultimo punto come se fosse una conquista comune. In fondo Daniele era felice di essere un membro della grande famiglia della pallavolo. (Leo Turrini)
  • In preparazione di una partita importante dei playoff analizziamo la distribuzione del palleggiatore avversario. Mi fa: "Mi aspetto che con te giocherà più primi tempi del solito". E io: "Allora all'inizio salto spesso col centrale per fargli cambiare strategia". "No assecondalo, poi nei punti importanti facciamo come dici tu". Solo un esempio del coach più evoluto tatticamente che io abbia mai avuto. Raramente l'ho sentito alzare la voce nello spogliatoio o in campo, quando lo faceva era per comunicare il limite e scuotere l'albero. Nei momenti chiave della partita era sempre un riferimento di lucidità con cui confrontarsi, senza sbraitare come fanno inutilmente gli improvvisati. Uomo di grande intelligenza, maniacale attenzione al dettaglio e totale dedizione alla pallavolo. (Pasquale Gravina)
  • Quante sfide abbiamo giocato, da compagni di viaggio e da avversari, sempre con il massimo rispetto e grande stima. Quante cassette vhs hai analizzato per cercare di neutralizzare la mia tattica d'attacco quando una rete ha diviso le nostre strade sportive. [...] Allo stesso modo, quando eravamo dalla stessa parte della barricata, mi stressavi per ore e ore nel tuo studio per tentare di correggere tutto quello che pensavi non andasse bene nella mia tecnica e nella gestione tattica delle partite. Tu eri tutto questo e molto di più. Ti sei tirato indietro troppo presto, sei mancato alle nuove generazioni. Te ne sei andato troppo presto... (Fabio Vullo)

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